290. Irrompere.
di Carlo Corridoni---25-04-2025
Mi, ti, gli, ci, si, vi chiedo: ''Può un o t t a n t e s i m o a n n i v e r s a r i o irrompere fra gli affari correnti della vita civile di un Paese?''
Penso proprio di no: ci dovrebbe essere stato tutto il tempo per assorbirne la celebrazione, in un ormai ben rodato 'procedimento ordinario di gestione' ...
Eppure è stato così, come ormai ogni anno, proprio come per le precedenti s e t t a n t a n o v e v o l t e, è stato ancora facile constatare per l'eccezionalità patente di questa provvidenziale ricorrenza.
Mi direte che sto mettendo il carro davanti ai buoi: che il venticinque aprile è giunto regolarmente, portato naturalmente dal calendario gregoriano, sènza sorprese ... semmai intralciato da un evento rarissimo, che si verifica ad ogni morte di Papa.
Ècco: l'evento che avrebbe potuto fare veramente irruzione - esso sì - sulla Festa della Liberazione già in Programma sarebbe stata proprio l'improvvisa, inaspettata e scongiurata perdita di Papa Francesco!
Sicché la Festa nazionale è stata fatta confliggere con uno dei giórni supplementàri del lutto nazionale proclamato, e ovviamente svolta in tono minore, con opportuno differimento delle previste ritualità.
Sorvolo sulle tradizionali postille critiche correlate agli interventi parlamentari concernenti l'anomalia di un festeggiamento sempre rimesso in discussione.
Ma certamente non sono solo a provare grande soddisfazione nel ridiscutere e nel riscoprire le grandi opportunità che la Liberazione ha conferito al nostro Paese, alla nostra Patria e all'Europa!
4C