287. Le idi di marzo
di Carlo Corridoni---06-03-2025
Il quindici di marzo fu già fatale a Cesare. Che, se se ne fosse invece rimasto a casa, avrebbe evitato di passare dalle parti di Torre Argentina, sotto quella statua di Pompeo che gli avrebbe portato un'indicibile sfortuna.
Altro che Rubicone! Altro che Guerra civile!
Intervengo a sproposito sulle prossime idi di marzo perché sollecitato dalla franchezza proverbiale di Alberto, ma col timore di generare confusione, pur nell'intento di fare chiarezza.
Un altro amico, al quale avevo pure inviato per WhatsApp il logo della manifestazione di Roma per l'Europa, mi aveva fatto capire di non partecipare. Presuntivamente, per opposti motivi: lui, diciamo carnivoro, non avrebbe voluto incontrare (comprensibilmente) i vegetariani che l'avrebbero affollata.
Io, nel precisare di essere fisiologicamente onnivoro, me ne ero un po' vergognato. Prima di tutto per non avere dalla mia una propensione certa, non logicaideo-logica, e poi per la coincidenza della manifestazione col concerto dedicato a Richard Strauss alla Città della Musica.
Un impegno di Musica - peggio, classica - che più borghese e radical chic di così si muore!
Comunque vada, se non altro per equità, sabato 15 prossimo non vorrei approfittare di un motivo in più per non partecipare.
4C