285. Le Regole del Gioco
di Carlo Corridoni---03-03-2025
Il Sapiens ha preso ormai cognizione del processo che lo coinvolge nella complessità della sua specificazione. Conosce quel poco delle discipline - delle cose da imparare - che gli hanno consentito lo status attuale ed è in grado di enunciare le Regole del Gioco, di alcuni dei giochi, che ha finora scoperto.
Potrebbe cercare di porsi in uno stato stazionario utilizzando l'arte del governo attraverso i feed-back che sarebbe pure in grado di istituire per i minimi controlli necessari.
Ma questa sua stessa medesima intenzionalità non gli rappresenta ancora compiutamente la dimensione artificiale nella quale si sta inoltrando.
Per esemplificare questa situazione, mentre Homo colloca correttamente fra le Cause Efficienti del danno quelle dirette: fisico-chimiche, fisiologiche-biologiche, organizzative-finanziarie ed altro, stenta ancora ad individuarne quelle di Dimensione Superiore: etiche-morali, economiche-politiche, storiche-filosofiche.
Ascrive il danno direttamente all'Arma ma non ancora, mettiamo, tutto alla Guerra, che conserverebbe sempre connotati positivi di eroismo eccetera (almeno negli aspetti difensivi che essa assume).
Sicché esso si difende razionalmente dallo e con lo strumento ma senza metodo, incertamente, dalle sue motivazioni e implicazioni.
Si trova in una fase (sempre) nuova dell'Evoluzione, quella dell'enunciazione provvisoria del problema.
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