Emilia Patta incontra gli alunni del Liceo Righi
di Simonetta Rossi---01-02-2025
Il primo incontro del Liceo Righi nell'ambito del Progetto per l'orientamento “We are Europe”, dal titolo “Comunicare l'Europa: il ruolo dei media”, è avvenuto con la giornalista del Il sole 24 ore Emilia Patta. La quale, dopo aver illustrato l'iter migliore per chi volesse diventare giornalista (Scuole di specializzazione e simili), ha affermato che, purtroppo, il ruolo dei giornalisti oggi si è molto ridotto a causa dei social, che evitano la intermediazione propria dei giornali e che stanno diventando sempre più luoghi di propaganda, di fake news, difficilmente individuabili e perciò praticamente non arginabili. Ha quindi spiegato agli studenti in che modo le diverse piattaforme possono avere un impatto sulla vita democratica, diventando dominio delle autocrazie che, attraverso messaggi falsi e personalizzati, hanno avuto, ad esempio, una forte ingerenza sulla Brexit, sulle recenti elezioni in Romania e su molti altri avvenimenti politici. Attraverso i social si può additare qualcuno alla gogna mediatica, gettare discredito sull'opposizione politica, rendere difficile ai fruitori la formazione di un'idea diversa da quella proposta. Anche per questo l'Europa dovrebbe diventare autonoma nell'uso delle piattaforme, come pure nell'uso e nella regolamentazione dell'intelligenza artificiale.
Facendo riferimento al video della Meloni, nel quale la Presidente del Consiglio dà notizia dell'”avviso di garanzia” ricevuto, Patta sottolinea come proprio l'uso di tale mezzo, senza contraddittorio, metta fuori gioco i giornalisti, perché il pubblico si convince che tutto ciò che la Meloni ha comunicato sia la verità: quindi, non c’è più un luogo e un modo di interloquire, di spiegare che forse non ogni affermazione è assolutamente corretta. Il tutto avvalorato, secondo la relatrice, anche dal fatto che la Presidente non fa più conferenze stampa, se non quelle inevitabili, nelle quali dovrebbe rispondere alle domande, talvolta scomode, dei giornalisti, probabilmente convinta che un approccio diretto mediatico sia molto più utile a sé e al suo governo.
Prendendo spunto dai migranti trasferiti in Albania, la giornalista ha sottolineato come la maggior parte delle decisioni oggi non possa più essere autonoma, ma debba sottostare alle leggi di Bruxelles. Infatti, le leggi europee prevalgono su quelle italiane: tutti i Paesi dell'Unione sono a sovranità limitata.
Patta ha sollecitato poi le domande e le riflessioni degli studenti. Le è stato chiesto se Musk può considerarsi pericoloso. Assolutamente, è stata la risposta: sarebbe necessario impedire che una sola persona abbia tutto quel potere, non soltanto economico, ma anche come proprietario unico di alcuni social. Un conflitto di interesse fatto persona. Anche su alcune mosse di Trump ha fornito una sua interpretazione, come ad esempio le dichiarazioni sulla Groenlandia e sul canale di Panama, che non sarebbero altro che il risultato di un conflitto contro lo strapotere della Cina. Mentre altri provvedimenti, vedi per esempio l’uscita dall’OMS, sono evidenti tentativi di disarticolare le regole, soprattutto quelle europee, a proprio favore.
Come risposta alle domande dei ragazzi, Emilia Patta ha affrontato anche gli argomenti del premierato e dell'autonomia differenziata, che considera anacronistica, antistorica pur se dipendente dalla scellerata riforma del Titolo V della Costituzione. Quanto al premierato, la giornalista non lo ritiene del tutto negativo, anzi: avere finalmente dei governi stabili potrebbe dare all’Italia più forza contrattuale in Europa.
A conclusione dell’incontro abbiamo convenuto con la giornalista che gli studenti, soprattutto le studentesse, paiono essere ben informati sui fatti della politica nazionale e mondiale.