269. Sulla coerenza di un pregiudizio
di Carlo Corridoni---21-05-2024
Nelle poche righe che seguiranno, mi assumo l'immodesto compito di dimostrare come la Cultura cosiddetta 'classica' sia superiore (nel modo implicito) a quella, pretenziosamente assunta quale cultura, tecnologica.
Parto dall'assunto di poter confrontare due Culture procedendo dall'arbitraria comparazione dei loro prodotti, che potrebbero benissimo risultare incommensurabili, vale a dire 'privi di fattori comuni'.
Non conoscete il Greco classico? Procuratevi un paio di (buone) edizioni bilingui, mettete, dell'Odissea, e cominciate a leggere.
Leggete e rileggete. Leggete per dieci, cento, mille volte e alla fine, improvvisamente percepirete di aver acquisito una decente conoscenza della Lingua greca antica!
Non conoscete la Meccanica? Procuratevi una Panda (il paragone imporrebbe una Ferrari o almeno una Lamborghini, ma non vorrei contaminare il mio scopo scientifico con volgari considerazioni di censo) e guidatela. Guidatela fino a consumarla.
Vi assicuro che, al termine della prova, nulla avrete imparato della cinematica del differenzale della dinamica del cambio di velocità, della regolazione e delle trasformazioni termodinamiche che avvengono nel motore.
Ecco: il Prodotto classico ha in sé tutti gli elementi per la sua fruizione e propagazione civile. Pur essendo un artefatto, si confà alla dimensione cognitiva - e non solo cognitiva - dell'utente chiunquessosìa.
La sua decifrazione non richiede dottrine d'impiego più astruse di esso e strumenti più evoluti di un Vocabolario, o un Dizionario al massimo.
Invece, il Prodotto tecnico è mentalmente elitario ed è accessibile soltanto previa apertura del cofano, assurto al rango di Sancta Santorum.
Il Prodotto tecnico non ha accessi culturali che non siamo in qualche modo 'aristocratici' ed è impermeabile ad una democrazia naturale. Moltissimi hanno accesso ai suoi come ma pochissimissimi ai suoi perché.
Percorso l'iter dimostrativo nel segmento che va del particolare al generale, ora lo completo procedendo nel verso opposto: dal generale al particolare.
L'aggettivo 'classico' non significa 'inerente il mondo classico', vale a dire Greco o Romano, ma vuol dire 'tipico della Classe dominante', in qualunque epoca storica ella si sia imposta al Genere umano.
Sicché l'affermazione ''L'Istruzione classica è quella della Classe dirigente'', a rigore, non andrebbe neanche dimostrata, risultando, ahimé!, tautologica. Anzi definitoria!
Come dire che ''Se il Monte Bianco fosse alto cento metri, allora sarebbe alto cento metri''. Indipendentemente dalla sua altezza effettiva.
Cose dette e ascoltate. Da me, recentemente!
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