Il mondo nuovo. La crisi istituzionale
di Piero Fortini---30-11-2024 | |
Siamo tutti molto colpiti dalle forme anche drammatiche e tragiche in cui si manifesta il nuovo disordine mondiale. Nei Paesi liberi si discute molto delle criticità e delle vulnerabilità mostrate dalle democrazie, di fronte alle nuove sfide del presente. Talvolta con la convinzione che Paesi più autocratici abbiano maggiore agio, prontezza ed efficienza di decisione e di intervento. Ma non è detto che sia così. La pandemia di Covid è stata affrontata molto più efficacemente dai Paesi democratici, attraverso anche una collaborazione interdipendente, piuttosto che da quelli autocratici, ciascuno per suo conto e in assenza di qualsiasi parvenza di trasparenza. Inoltre, mentre si parla molto della crisi degli Usa, non si considera a sufficienza la portata della crisi in cui da anni versa la Cina, forse ancora più grave. Una crescita del 4% a fronte di quella a due cifre fino ad alcuni anni fa; il crollo (-60%) degli investimenti esteri 2015-22; il mantenimento dei consumi interni al di sotto del 40% del Pil; l'azzeramento degli investimenti privati e l'incremento di quelli pubblici perlopiù improduttivi; il permanere di una grave bolla immobiliare. Una situazione che si avvicina molto a una crisi strutturale che richiederebbe profonde riforme qualitative, ma a cui Xi sta invece rispondendo con un giro di vite autoritario e con una presenza molto più pesante dello Stato nell'economia, determinando non solo una situazione peggiore sul piano delle libertà e dei valori, ma peggiorando anche le condizioni di vita materiali. Non certo migliore è la situazione della Russia, o del Venezuela o della Corea del Nord o di Cuba. Quindi la riflessione che vorrei portare è che non siamo solo e tanto in un'epoca di crisi delle democrazie, ma di tutti i vecchi ordinamenti risultanti dall'epoca post rivoluzione industriale di fine'800 passando per la storia del '900, fino alla rivoluzione digitale e delle comunicazioni iniziata all'incirca 30 fa, una svolta davvero epocale che ha implicazioni sociali e istituzionali assolutamente inedite, che potremo approfondire in prossimi interventi. | |