Tu chiamalo, se vuoi, subconscio
di Alberto Galanti---21-06-2024
Ho fatto un sogno tremendo. Un vero e proprio incubo. L'ho raccontato al mio analista in modo confuso. Mi ha suggerito di scriverlo, trovando con tutta calma le parole per descriverlo. 'La verbalizzazione può aiutare a prendere le distanze dal sogno favorendone l'osservazione del paziente dall'esterno'. Così mi ha spiegato lo strizzacervelli. Ho subito messo in pratica questo consiglio ed ecco cosa ne è uscito.

«Un consistente numero di coloro che votarono NO al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, allarmati dal tentativo di riforma costituzionale del governo di centrodestra, si radunano a piazza Santi Apostoli e, per protesta si danno fuoco. Io e altri presenti, sconvolti da quell'orrendo spettacolo cerchiamo invano un estintore per salvarne almeno qualcuno. Un militare di alto rango, un Generale, addestrato a fronteggiare situazioni di emergenza, ci esorta: 'Non ci sono estintori. Coraggio, circondiamoli. Per spegnere le fiamme non ci resta che mingere'.
Tutti obbediscono. Ma io mi blocco e, pur volendolo, non riesco. Mi agito così tanto che mi sveglio sudato col cuore che batte forte forte».