6 giugno. D-Day
di Carlo Mari---06-06-2024
D-Day. Eh sì, una data storica, il 6 giugno. Non a caso è rimasta non solo nella memoria storica ed umana, ma ha ispirato anche le arti (a cominciare dal cinema) che vivificano ed eternano fatti reali e li rendono mito, cioè parte universale dentro di noi. Il mondo democratico, con adulti e moltissimi giovani di varie parti del mondo, sbarca sulle coste della Normandia, prendendo di sorpresa le strategie difensive naziste. E per il nazifascismo inizia il tracollo definitivo. La libertà contro la dittatura, l’uomo che paga anche un prezzo altissimo, personale e collettivo, pur di ridare ai popoli il bene irrinunciabile della libertà. E della democrazia, che con tutti i suoi problemi, resta il migliore dei sistemi possibili, senza se e senza ma.
6 giugno 1944: non dimentichiamo questa data. Qualche anno fa ho avuto occasione di fare un viaggio in quei luoghi, e – senza retorica alcuna – l’emozione che si provava era palpabile. Sentivi di essere in un luogo che… al di là della suggestione, al di là della voglia di conoscenza, per uno che di mestiere aveva fatto anche il docente di storia, al di là della passione per il cinema che quei posti me li aveva fatti vedere sullo schermo, animati da attori e registi di qualità, al di là di tutto insomma... era un luogo emblema di voglia di libertà!
E a proposito di arti, anche i documentari televisivi ben fatti sono arte. E per chi non lo avesse già visto nei giorni scorsi, mi permetto di consigliare la visione su Rai play del programma cultural/giornalistico di Alberto Angela sullo sbarco in Normandia. Ne vale la pena. Un caro saluto a tutte e a tutti