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Un progetto PCTO sul tema della cattiva informazione
di Marina Del Manzo---14-05-2023 | |
Il giorno 5 maggio 2023 ho partecipato nella sede del Liceo Statale 'Ennio Quirino Visconti', con la Prof.ssa Giuliana Mori, ad un incontro finalizzato ad un progetto PCTO sul tema della cattiva informazione con titolo ' Dalla cavalcata atomica di Putin al divieto degli spaghetti con le vongole: l' UE alle prese con le fake news'. Era presente una classe finale di liceo classico con la docente tutor Prof.ssa Laura Di Iorio. Il relatore, Dott. Ignazio Ingrao, giornalista del TG1, vaticanista e autore televisivo, ha illustrato con estrema chiarezza e fluidità, come può essere facile e dannosa la diffusione delle false notizie come comunicazione di massa, che viene trasmessa attraverso la stampa e gli attuali social. ![]() La Commissione Europea, che ha il dovere di osteggiare il fenomeno, ha adottato una specie di pre-banking e de-banking, nonché alcune linee guida per contrastare le false notizie, così come esistono piattaforme, tra cui 'EUvsDisinfo', dove le stesse vengono smascherate e criticate. Geoffrey Hinton, il padre canadese dell'intelligenza artificiale, ha detto: ' Bisogna informarsi bene, attraverso i professionisti dell'informazione e non dai santoni dell'informazione. L'intelligenza artificiale è preziosa, ma va contenuta e controllata per evitare la sua massima espansione. Come la pubblicità influenza la nostra vita, anche la cattiva informazione ha un effetto deleterio sulla nostra mente. Quindi, sviluppare il senso critico è molto importante per capire quando siamo di fronte ad una cattiva informazione. E' altrettanto importante, in particolar modo nell'utilizzo dei social, fare verifiche incrociate per capire l'attendibilità delle notizie. Il Dott. Ingrao, nella seconda parte della conferenza, ha effettuato un'analisi della cattiva informazione, differenziandola in: disinformazione, disinformazione e malainformazione. La disinformazione avviene con la pubblicazione di una notizia falsa ma senza l'intenzione di dolo, al contrario della disinformazione che invece contiene in sé questa caratteristica. La parte peggiore si sviluppa nella malainformazione che, oltre a pubblicare false notizie o a manipolare immagini con ritagli e ritocchi, crea un danno morale alla sfera emotiva del destinatario, alterando così il suo pensiero critico con l'aggiunta dello scopo di lucro. il Dott. Ingrao è stato molto abile nel coinvolgere gli studenti, i quali, con deciso interesse al problema, hanno posto domande come: 1) Quanto e come sono utili i social per sviluppare il proprio senso critico? 2) Una non corretta informazione è più potente nei social o in un telegiornale? 3) Come informare bene e come raggiungere il giusto spirito critico? 4) Come vengono realizzate le classifiche sulla libertà di stampa? A tali quesiti il Dott. Ingrao ha evidenziato che un social, tendenzialmente valido, può sviluppare un giusto spirito critico. La cattiva informazione scaturisce con più facilità da un social che da un telegiornale, essendo quest'ultimo più controllato. In Italia, a differenza della Francia e degli Stati Uniti, abbiamo poche informazioni sul territorio che perdono il loro valore a vantaggio delle grandi informazioni. Per quanto riguarda la libertà di stampa esiste un'organizzazione a livello mondiale che, in base a prestabiliti questionari, fa emergere l'abilità dei giornalisti come individui capaci di selezionare, produrre e diffondere notizie nell'interesse pubblico, in modo indipendente rispetto ad interferenze di carattere politico, economico, legale e sociale. ![]() | |