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Secondo quanto scrive nel suo articolo sul Corriere della Sera del 27-01-2022 Ernesto Galli Della Loggia, decidere per legge che la scuola curi anche lo sviluppo delle competenze non cognitive nella formazione dello studente significa realizzare 'un vecchio progetto di totalitarismo'.
Secondo l'illustre accademico, la gestione delle emozioni e dello stress, l'elaborazione del pensiero creativo e critico, la capacità di prendere decisioni e risolvere problemi non sono cose di cui si devono occupare i formatori, perché se lo fanno 'gettano le premesse di un controllo e un condizionamento di massa'.
Già cominciavo a sentirmi più intelligente e razionale dell'ultimo Cacciari, adesso Galli Della Loggia mi spinge verso un complesso di superiorità che sinceramente mi imbarazza.