Un Mimmo Lucano, lo votereste domenica?
di Carlo Corridoni---01-10-2021 | |
Cari Iscritti a Parlare, non possiamo parlare della feroce sentenza contro Mimmo Lucano perché bisogna attenderne la pubblicazione delle motivazioni, e qui giustifico il mio giudizio di ferocia solo perché la pena inflitta è quasi il doppio di quella richiesta del Pubblico Ministero. D'altra parte, nell'imminenza delle elezioni comunali in tante città, tutte in qualche modo Capitali nella Repubblica, non possiamo non parlare della sicurezza, sia 'delle' sindacature sia 'dalle' sindacature, di cui i cittadini e le massime cariche amministrative delle città devono fruire. A pochi giorni dal primo turno delle elezioni, che darà inizio al gran procedimento di selezione politica delle Amministrazioni cittadine, si è compiuto il primo grado di giudizio di un altro procedimento, penale, contro un sindaco che si trova imputato (e, finora, condannato) per errori e reati a dir poco gravissimi. Ora ditemi voi: questi errori/reati, se sono stati compiuti effettivamente, cioè con danni, sono stati agiti a fin di bene? Di un 'bene' condiviso e discutibile? E questo tipo di perseguimento erroneo di un fine, vi pare giustificabile? Per risolvere un problema cittadino, cioè - etimologicamente politico - può mai apparire in qualche modo necessario infrangere la Legge? Ecco: ammettendo che Mimmo Lucano abbia commesso errori, la sua penosa-penale vicenda può indicare in futuro i comportamenti corretti volti ai fini desiderati? Oppure, questo procedimento giudiziario può consistere dell'estremo effetto di un'opposizione politica all'Amministrazione di Lucano, una persecuzione personale? Sappiamo tutti come si apprenda dagli errori, che esplicano pertanto una funzione positiva, diciamo agogica, ma di certo non possiamo accettare l'erroneità nelle metodiche di Amministrazione cittadina! ... sempreché - attraverso i suoi i(m)perscrutabili congegni - la Magistratura non ci voglia ancora, sottosotto, essa stessa ammaestrare ... Insomma: se non apprendessimo dall'errore ... sempre un Magistrato ci dovrebbe - in fin dei conti - ammaestrare? Mi auguro che questa specifica coincidenza della sentenza Lucano con le elezioni comunali ci spinga a riflettere sulla delicatezza delle nostre intenzioni di voto. Perfino le intenzioni, roba da ''Atto di Dolore''. A sentire - solo sentire - diversi candidati, mi vengono i brividi e rifletto amaramente sull'eroismo di quel filosofo (Voltaire?) che predicava: ''Non sono affatto d'accordo con te, ma darei il sangue perché tu possa continuare a dirlo ...'' Ecco: io spero solo che certe cose si limiteranno ad averle dette ... Care cose | |