Cogito ergo... digito

Due passaggi del discorso di Draghi al Senato mi stanno particolarmente a cuore:
1- Il segno dell'irreversibilità 'qualunque cosa accada' appartiene ormai alla prospettiva europea del nostro Paese! Per chi nutrisse ancora aspirazioni nazional-sovraniste, il discorso non poteva essere più chiaro di così.
2- L'altro, più sfumato ma pure inequivocabile, mi ha colpito per lo sviluppo dell'Istruzione 'interessata', quella più legata alle prospettive future dei cittadini più giovani.
Per molti e molti anni l'Istruzione Tecnica è stata un punto di forza nello sviluppo del Paese, tanto da poter incidere sulla cultura stessa della popolazione.
Poi, proprio nel momento più delicato della transizione al digitale, nell'epoca della più catastrofica obsolescenza di competenze tecniche e tecnologiche consolidate, un atteggiamento politico rinunciatario verso la Ricerca e acquiescente verso il Consumo (e l'utenza passiva dei gadget, dei dispositivi e degli apparati) ha - spiegabilissimamente! - virato verso la 'cultura tecnica dell'utente' screditando l'impegno dell'esperto, verso studi tecnici superiori.
E fu la svolta della 'licealizzazione' dell'Istruzione tecnica, con la raccomandazione delle tre I (Informatica-Inglese-Internet) che avrebbe dovuto scuotere dall'inedia culturale gli studenti e le loro famiglie. Per inciso, quel modello di sviluppo culturale si affermava insieme col modello professionale del milione di posti di lavoro ottenuti attraverso il milione di Partite IVA ...
In pochi anni fu evidente il danno arrecato da quella scelta avventatamente programmatica, sicché, fortunatamente, si cercò quasi subito di rinnovare e reindirizzare allo sviluppo l'Istruzione tecnica e professionale, anche con l'istituzione di percorsi formativi Superiori post-Diploma. L'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e gli Istituti Tecnici Superiori, collegati coi Distretti Industriali.
Insomma: se pure riusciremo a ripartire, certamente non sarà da zero, anche se in questo campo ancora non avverto chiaramente un Whatever it takes!

Whatever it takes di Carlo Corridoni---18-02-2021
Due passaggi del discorso di Draghi al Senato mi stanno particolarmente a cuore: 1- Il segno dell'irreversibilità 'qualunque cosa accada' appartiene ormai alla prospettiva europea del nostro Paese! Per chi nutrisse ancora aspirazioni nazional-sovraniste, il discorso non poteva essere più chiaro di così. 2- L'altro, più sfumato ma pure inequivocabile, mi ha colpito per lo sviluppo dell'Istruzione 'interessata', quella più legata alle prospettive future dei cittadini più giovani. Per molti e molti anni l'Istruzione Tecnica è stata un punto di forza nello sviluppo del Paese, tanto da poter incidere sulla cultura stessa della popolazione. Poi, proprio nel momento più delicato della transizione al digitale, nell'epoca della più catastrofica obsolescenza di competenze tecniche e tecnologiche consolidate, un atteggiamento politico rinunciatario verso la Ricerca e acquiescente verso il Consumo (e l'utenza passiva dei gadget, dei dispositivi e degli apparati) ha - spiegabilissimamente! - virato verso la 'cultura tecnica dell'utente' screditando l'impegno dell'esperto, verso studi tecnici superiori. E fu la svolta della 'licealizzazione' dell'Istruzione tecnica, con la raccomandazione delle tre I (Informatica-Inglese-Internet) che avrebbe dovuto scuotere dall'inedia culturale gli studenti e le loro famiglie. Per inciso, quel modello di sviluppo culturale si affermava insieme col modello professionale del milione di posti di lavoro ottenuti attraverso il milione di Partite IVA ... In pochi anni fu evidente il danno arrecato da quella scelta avventatamente programmatica, sicché, fortunatamente, si cercò quasi subito di rinnovare e reindirizzare allo sviluppo l'Istruzione tecnica e professionale, anche con l'istituzione di percorsi formativi Superiori post-Diploma. L'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e gli Istituti Tecnici Superiori, collegati coi Distretti Industriali. Insomma: se pure riusciremo a ripartire, certamente non sarà da zero, anche se in questo campo ancora non avverto chiaramente un Whatever it takes!