Fra Gattopardi. Vecchi e nuovi.
di Carlo Corridoni---15-02-2021 | |
Io, al SITO, ci tengo tanto. Non solo perché è l'Organo dell'Associazione, ma, soprattutto, perché attraverso questa risorsa riusciamo a comunicare, scambiare e benfondare le nostre opinioni. Sarebbe male censurarlo e peggio involgarirlo, come purtroppo è successo proprio ieri a me stesso, provocato dalla stizza per un incauto, indebito e sospetto articolo sulla Scuola. Non archivio, quindi, il mio precedente intervento, ma approfondisco le mie prime impressioni. Io confido nella competenza professionale e non ho dubbi che la specializzazione disciplinare concorra all'efficacia degli interventi, però ne avverto pure gli eccessi. Soprattutto quando - come in questo caso - ne sospetto la malafede. Nell'articolo su La Repubblica, in buona sostanza, si addebita lo sfacelo della Scuola all'impreparazione degli insegnanti e alla loro mancata 'valutazione': gli si dia il voto e l'Istruzione ... rinascerà! Che due quasi illustri economisti si occupino di Scuola (direi 'finalmente!') mi orienta molto favorevolmente alle azioni politiche che essi potranno suggerire, sempreché le loro argomentazioni attengano le loro stimatissime competenze 'economiche'. Ma se essi si appiattiscono sulle opinioni correnti e non sostengono altro che genericamente misure fin dall'apparenza populiste, la loro competenza non supera quella del cittadino qualunque: come chiunque hanno il diritto di opinare ma non di 'pontificare'. Gli studi severi e specialistici, attraverso i quali si perseguono ambìte competenze, possono dare anche 'deliri d'onnipotenza', sicché mi è capitato di sentire Economisti affermare '' ... voi sappiate il Come, noi sappiamo il Perché ...'', col risultato sorprendente di trasformare gli specialisti in tuttologi! Ecco tutto. Almeno il 'tutto' nell'ipotesi della loro 'buona fede'. Ma, metteteci il momento entusiastico che vivono gli economisti, col successo politico del loro Epigono tecnico, successo che aprirebbe ad essi buone prospettive d'imminenti premialità, ed ecco insinuarsi, nei semplici come me, il sospetto di un qualche profittevole investimento a breve o medio termine: l'ipotesi non assurda della malafede ... La riprofessionalizzazione d'un milione di addetti all'Istruzione, una cosa come la riconversione dell'Armata Rossa dopo Gorbaciov: piatto ricco, me ce ficco! E poi, quando mai si sono visti Supremi depositari di eccelsi Saperi incarognirsi verso la più umile categoria intellettuale, che usufruisce modestamente dei minorati saperi elementari: i forse ingiustamente non amati professori di scuola? Forse questo è un caso di latente gattopardismo: cambiamo le cose per continuare a farci gli affari nostri ... Un qualcosa ben più raffinato del gattopardismo lampante di quei politici che ora sbandierano il loro Principio di Sopravvivenza: ''Solo i cretini non cambiano mai idea!'' Care cose e scusate la lungaggine. | |