L'operazione è riuscita. Il paziente ...
di Carlo Corridoni---14-01-2021 | |
Ecco: ci sono operazioni che si possono dire 'riuscite' prescindendo dalla sopravvivenza del paziente. L'amara similitudine si riferisce alle ultime performance di Matteo Renzi, che hanno ottenuto finora i seguenti notevoli risultati: 1. una rinnovata attenzione pubblica all'entità delle risorse destinate all'Italia dall'UE attraverso il Recovery Fund, con precisazione delle somme; 2. la parziale, più equa ridistribuzione delle somme nei capitoli di spesa individuati; 3. la sensibilizzazione del governo verso la riprogettazione economico finanziaria della manovra, che non dovrà avere solo finalità di ricostruzione ma anche di sviluppo; 4. la ridefinizione della titolarità dei soggetti coinvolti (che ormai - si spera - non saranno più le famigerate 'in-task' force); 5. il contenimento della filosofia dei 'ristori', che sono un derivato dell'assistenzialismo elettoralistico; 6. il risveglio degli italiani dalla fatalistica accettazione dello stato pandemico e suoi derivati, che sta passivando non solo la passione politica ma la consapevolezza stessa dei diritti e doveri dei cittadini. Ho sopra elencato solo alcuni dei risultati conseguiti (per ammissione del presidente del Consiglio in televisione!) 'prima' del ritiro di Italia Viva dalla compagine di governo: così come non è detto che avranno seguito effettivo, neanche si può negare che se ne aggiungeranno altri ancora. Spero 'ben altri' pur non essendo un c.d. benaltrista. Bene (interlocutorio, quale modo di dire). Chiarita per sommi capi la natura della provvidenziale operazione renziana, bisogna passare subito all'individuazione del 'paziente', che non mi sembra precisamente identificabile nella Persona del presidente pro tempore del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte. Il paziente più esposto, mi sembra invece, nel suo complesso, tutto l'aggregato di sinistra confluito nel governo giallo e, appunto, rosso. I patti di governo si rispettano, e non è solo questione di mantenimento della parola fra gentiluomini: il patto è con tutto l'elettorato, col proprio e con l'altrui, per la trasparenza sulla quale si edifica la democrazia. A preoccuparmi, poi, non è solo la compromissione dei nuovi faticosi equilibri all'interno della sinistra, ma il colpo assestato alle inedite forme di collaborazione politica di questa col M5S, che ultimamente hanno molto stemperato l'aggressività sociale nell'occorrenza della crisi attuale. Certo ne riparleremo fra poco pochissimo. | |