'Quel che stavamo cercando' di Alessandro Baricco
di Alberto Galanti---11-11-2020 | |
In un'intervista, Jung ricordò di aver previsto l'ascesa di Hitler semplicemente ascoltando i sogni dei suoi pazienti negli anni immediatamente precedenti l'avvento del nazismo. Spiegava che spesso la Storia non è che la traduzione in evento di certe pulsioni dell'inconscio collettivo. Esistono convinzioni collettive asintomatiche che gemmano e si moltiplicano usando la coscienza individuale come inconsapevole incubatore e restano illeggibili fino al momento in cui emergono compattate in un'unica figura di senso, atroce o virtuosa che sia. Descritta così, la Storia cessa di essere solo un fenomeno generato da quelle logiche che gli storici decifrano, e diventa Storia anche ciò che gli umani non sanno di pensare fino a quando non riescono a produrlo a se stessi, a sintetizzarlo e a nominarlo nella forma di un evento storico. La Pandemia è un evento di questo tipo. Un evento che è anche MITICO. Questo che ho liberamente riassunto è il 12º dei 34 frammenti che compongono 'Quel che stavamo cercando', ultima breve opera di Alessandro Baricco che potete leggere e ascoltare dalla voce dell'autore gratuitamente, all'indirizzo https://libroprivato.it/pc.html, se avete dimestichezza con i QCode. Per non farvi sprecare la pazienza per questa operazione, lasciandovela intatta per una lettura attenta, vi invio in pdf il testo e, in un unico file audio, la lettura integrale. Ho assemblato personalmente tutti i frammenti per quelli che, come me, necessitano di una lettura e una rilettura di tipo molto tradizionale. Perché l'ho fatto? Perché l'ho trovata un'originale chiave interpretativa filosofico-letteraria della pandemia, vista come creatura mitica. Proponendo questo terreno d'analisi Baricco vuole essere compreso bene, senza rischiare di passare per negazionista. La sua chiara convinzione viene espressa all'inizio, a scanso di equivoci, nel frammento zero: Ciò che un medico decide di chiamare malattia, è una malattia. Ciò che un virologo decide di chiamare virus, è un virus. Ciò che un epidemiologo decide di chiamare pandemia, è una pandemia. Avendo letto e molto apprezzato lo sforzo di interpretare mutamenti che ci riguardano tutti, in 'I barbari – saggio sulla mutazione'(2006) e in 'The Game'(2019) dello stesso autore, vi invito a leggere quest'ultimo saggio, per poi avere il piacere di discuterne insieme, perché a mio avviso c'è molto da discutere. Ci vuole un ora per un'attenta lettura e un'altra ora (in tutto) per quei passaggi più elaborati che richiedono una maggiore concentrazione. Buona lettura e buon ascolto. Se vi va, naturalmente. | |