Cogito ergo... digito

Voglio esprimere ancora un ringraziamento a Mara per gli spunti di riflessione che ha pubblicato sul SITO in preparazione del seminario di lunedì prossimo.
Ora, accanto alle nostre personali convinzioni sull'argomento dell'invecchiamento, avremo anche altri argomenti per partecipare con maggiore consapevolezza al dibattito, ed esporre le nostre individuali proposte. In questo modo il SITO viene confermato quale insostituibile risorsa di partecipazione attiva.
Accennando ad una mia posizione critica, devo confessare lo scetticismo che provo verso le soluzioni apparentemente razionali, già organizzative, di un problema che classificherei antropologico e culturale: quanto e come vivrebbe il Sapiens Sapiens?
Nuova Medicina e, soprattutto, condizioni socio-economiche favorevoli avrebbero prodotto nuove fasce d'invecchiamento: si tratta di una fluttuazione temporale e locale o di un fenomeno di transizione? L'organizzazione sociale attuale è compatibile con il permanere temporale di questa fluttuazione, che ha in qualche modo generato, o la estinguerà inesorabilmente? Si creano nuove nicchie sociali?
Ecco, i problemi non sono soltanto di tipo organizzativo e bisogna quindi pensare in grande: per affrontare problemi nuovi con strumenti della loro stessa dimensione.
Care cose a tutti!

Grazie, Mara: a lunedì! di Carlo Corridoni---18-06-2020
Voglio esprimere ancora un ringraziamento a Mara per gli spunti di riflessione che ha pubblicato sul SITO in preparazione del seminario di lunedì prossimo. Ora, accanto alle nostre personali convinzioni sull'argomento dell'invecchiamento, avremo anche altri argomenti per partecipare con maggiore consapevolezza al dibattito, ed esporre le nostre individuali proposte. In questo modo il SITO viene confermato quale insostituibile risorsa di partecipazione attiva. Accennando ad una mia posizione critica, devo confessare lo scetticismo che provo verso le soluzioni apparentemente razionali, già organizzative, di un problema che classificherei antropologico e culturale: quanto e come vivrebbe il Sapiens Sapiens? Nuova Medicina e, soprattutto, condizioni socio-economiche favorevoli avrebbero prodotto nuove fasce d'invecchiamento: si tratta di una fluttuazione temporale e locale o di un fenomeno di transizione? L'organizzazione sociale attuale è compatibile con il permanere temporale di questa fluttuazione, che ha in qualche modo generato, o la estinguerà inesorabilmente? Si creano nuove nicchie sociali? Ecco, i problemi non sono soltanto di tipo organizzativo e bisogna quindi pensare in grande: per affrontare problemi nuovi con strumenti della loro stessa dimensione. Care cose a tutti!