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Carissimi, allora ci incontreremo “virtualmente” domani per discutere di socialità al tempo del COVID19. Parleremo proprio di questo: di come, in questo drammatico periodo, le relazioni gestite in rete siano subentrate e abbiano di fatto soppiantato quelle che avevano luogo nella realtà. Come ci sentiamo in questa situazione? Come viviamo tutto questo? I nostri rapporti sono rimasti gli stessi in termini di qualità, intensità e scambio emotivo? Oppure ci manca qualcosa, qualcosa di difficile anche da definire? I rapporti virtuali ci lasciano soddisfatti? Ci hanno fatto scoprire qualcosa di nuovo di noi, del nostro modo di relazionarci agli altri e alla realtà esterna, in senso più generale? Per questo evento di domani, abbiamo scelto di non invitare nessun esperto di scienze della comunicazione, proprio per lasciare spazio alle sensazioni vissute da ciascuno di noi in questo momento. Infatti, questo appuntamento non vuole essere un seminario di approfondimento sulle nuove tecnologie e la loro applicazione nelle attività di comunicazione e di relazione, bensì aspira a rappresentare un momento e un luogo (guarda caso, virtuale) di libera espressione e di scambio su di noi e sul nostro mondo (individuale e collettivo). Dandovi nuovamente appuntamento a domani, mi permetto di segnalarvi un bellissimo monologo di Stefano Massini, composto e recitato all'inizio di questo isolamento forzato. Non lo segnalo in quanto “ materiale di studio” per il nostro incontro, ma come un spunto per una riflessione, che, probabilmente, come associazione culturale, dovremo portare avanti anche in futuro.