Tanti saluti!
di Carlo Corridoni---31-01-2020 | |
A mezzanotte se ne andranno, gli inglesi. Noi ce ne faremo una ragione: non siamo riusciti a farli riflettere e non credo che potremmo in breve indurli a ritornare. La democrazia si fonda sul volere del popolo e bisogna rispettarla, la democrazia; anche quel popolo va rispettato - ci mancherebbe! - ma quel popolo lì non ci mancherà affatto. Capisco e comprendo il rincrescimento espresso da alcuni deputati inglesi al Parlamento europeo. Francamente, capisco ma non comprendo la gioia dei loro colleghi che avevano caldeggiato la c.d. brexit. Non ho mai apprezzato i guastatori e Il Ponte sul fiume Kway mi commosse da subito ... e pure quelli, mi pare, erano britannici. Pare che nel salutare abbiano intonato il valzer delle candele, quel canto che fu adottato dai piloti della RAF durante la seconda guerra mondiale, quando partivano in missione e la sola ipotesi dell'improbabile ritorno gli provocava una struggente nostalgia. Ecco, direi, tornando ai vostri compatrioti, compiate una missione da ex deputati e portategli la testimonianza di un ideale europeo. Gli inglesi si gioveranno della brexit oppure se ne pentiranno? Chi lo sa? Chi può dirlo? Tutta la faccenda non è partita da questioni di comprensibile - e legittima - convenienza degli interessati. Molti di noi sono convinti che le ragioni del colpo all'Unione europea risiedano nella ricerca di nuovi equilibri di politica mondiale. Forse, sulla questione, ne sanno più Putin e Trump che ciascuno dei votanti! Nemmeno Cameron e neanche Johnson, che aprirebbe 'una nuova era'. Era, appunto! Ho giovani nipoti, belle persone, che in Inghilterra lavorano con soddisfazione e apprezzamento: ce la faranno a salvare il salvabile della loro faticosa autonomia? Per inciso, sono convinto che finora questi giovani 'immigrati' abbiano dato molto di più di quanto ora ricevano dall'Inghilterra o abbiano mai ricevuto dalla madrepatria! Per questo, se un Inglese dicesse: 'Prima gli inglesi!', non crederei che abbia a cuore gli interessi dei suoi concittadini. E nemmeno dei suoi! Care cose a tutti. | |