La Terra oggi è più verde di 20 anni fa, grazie a Cina e India
di Alberto Galanti---01-07-2019 | |
Checché se ne dica la rassegna stampa di questo sito può essere una risorsa utile. Stamattina ci ho trovato un articolo in lingua inglese, che non avevo inserito io e che considero il meglio dell'offerta quotidiana (e non solo). Avendo letto il libro di Umberto Eco 'Dire quasi la stessa cosa. Esperienze di traduzione' Bompiani 2003, ho deciso di esasperare quel quasi. Mi sono, come si dice, 'allargato'. Tuttavia la libera traduzione che ne offro non mi sembra che stravolga l'originale scritto da Trevor Nace e pubblicato il 28 febbraio scorso dal sito forbes.com con il titolo 'NASA Says Earth Is Greener Today Than 20 Years Ago Thanks To China, India'. La NASA ha delle buone notizie: il mondo è oggi più verde di quanto non fosse 20 anni fa. Per merito di chi? In misura prevalente di Cina e India insieme. In contrasto con l’opinione diffusa che Cina e India stiano sfruttando oltre il limite le risorse vitali del pianeta Terra a vantaggio delle loro economie, i due paesi risultano artefici del più grande sforzo di miglioramento ambientale del pianeta negli ultimi due decenni, con la realizzazione dei loro ambiziosi programmi di piantumazione di alberi e di adeguamento tecnologico in agricoltura. L'India continua a battere record mondiali nella piantagione di alberi, con 800.000 indiani che riescono a piantare 50 milioni di alberi in sole 24 ore. (2,6 alberi piantati da un indiano in 60 minuti). La NASA, che ha pubblicato sulla rivista Nature Sustainability la recente scoperta, ha confrontato i dati satellitari raccolti dalla metà degli anni '90 ad oggi, facendo uso di immagini ad alta risoluzione. Inizialmente, i ricercatori non erano sicuri di cosa causasse l'aumento significativo della colorazione verde in tutto il pianeta. Non era chiaro se erano stati il riscaldamento del pianeta, l’aumento di anidride carbonica o un clima più umido a far crescere più piante. Dopo ulteriori indagini sulle immagini satellitari, i ricercatori hanno notato come l'inverdimento fosse localizzato in modo sproporzionato in Cina e in India. Se fosse stato causato dal riscaldamento globale e dai cambiamenti climatici, l'aumento della vegetazione non avrebbe potuto limitarsi dentro i confini politici nazionali. Inoltre le regioni a latitudini più elevate, dove il permafrost si scioglie e aree come la Russia settentrionale diventano più abitabili, sarebbero diventate velocemente più verdi a confronto delle regioni che si trovano a latitudini più basse. L’immagine in alto mostra l'aumento della vegetazione (inverdimento) e la diminuzione della vegetazione (imbrunimento) relativi in tutto il mondo. Si può vedere che in Cina e in India la vegetazione è aumentata. Nel grafico che indica la variazione totale della percentuale di vegetazione per decennio, Cina e India sono le prime, seguite dalla UE. Va però detto che il grafico non può dirci da dove ogni nazione è partita. Un paese che mantiene meritoriamente intatte le sue foreste può non avere margini per aumentare significativamente la percentuale della sua vegetazione nel corso degli anni. Al contrario di un paese inizialmente deforestato. La NASA ha utilizzato il Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) per ottenere un quadro dettagliato della vegetazione globale della Terra nel tempo. Negli ultimi due decenni tale tecnica ha consentito agli scienziati di rilevare variazioni significative in aree fino a 500 metri di risoluzione. Sia la Cina che l'India hanno attraversato fasi di deforestazione su vasta scala negli anni '70 e '80, sacrificando vecchie foreste allo sviluppo urbano e all'agricoltura. Tuttavia, sappiamo che di fronte a un problema, gli esseri umani sono incredibilmente abili nel trovare una soluzione. Quando, a partire dagli anni ’90, il problema è diventato ridurre l'inquinamento dell'aria e del suolo per contrastare il cambiamento climatico, i due paesi hanno introdotto enormi modifiche nel modo di usare il loro territorio. Tutto ciò è incoraggiante e dovrà diventare anche per altri un esempio da imitare nei prossimi decenni. | |