Promessa
di Carlo Corridoni---12-03-2019 | |
Prima di tutto, esprimo al Professor Cesare Pinelli un rinnovato ringraziamento per il contributo di chiarezza che ha ci ha fornito anche nell'incontro di ieri, sull'Autonomia incrementale della quale presto si avvarranno alcune Regioni italiane. Si può dire, a questo punto, 'federate'? Poi, ancora a seguito del seminario, faccio una considerazione metodologica che potrà rivelarsi utile nell'approfondimento delle questioni concernenti il nostro modo regionalistico di essere Stato e il nostro modo nazionalistico di essere europei. Pensavo semplicisticamente che per leggere la Costituzione occorresse prima conoscere l'italiano. Oggi mi trovo a riflettere come la stessa lettura della Costituzione mi arricchisca il vocabolario, mi permetta di parlare senza equivoci di 'sovranità', che appartiene al popolo, e di 'lavoro' sul quale si fonda la Repubblica. E di tante tante altre cose, che sono spesso designate da parole improprie, televisive più che testuali. La promessa in premessa è quella di partire sempre dalla Costituzione, con l'impegno di usare le sue stesse parole per esprimere prima i nostri pensieri, poi i nostri dubbi. Per inciso, spesso l'espressione d'un pensiero non differisce significativamente dall'esposizione di uno o più dubbi. Certificata così la provenienza dei termini, i nostri discorsi saranno meno equivoci. E non solo in fatto di autonomia. Sicché gli autonomisti in Patria si presenteranno sovranisti in Europa? Syntax error: prego riformulare il quesito nei termini congruenti lessico costituzionale. E così il federalismo unirebbe ciò che l'autonomia divide? Syntax error: prego riformulare il quesito nei termini congruenti lessico costituzionale. E riecco quel SYNTAX ERROR che torna a perseguitarci dai tempi del COMMODORE 64! Doveva essere l'83 ... e noi sempre qui stiamo. | |