Calendimarzo
di Carlo Corridoni---01-03-2019
Ci siamo. Fra due giorni il Partito potrà avere il suo segretario. Ancora una prova, ancora una speranza.
Il clima non è favorevole, dentro e fuori del Partito allignano diversi cespugli in cui si riparano tiratori più o meno franchi e cecchini professionisti. Vedrete quante delegittimazioni usciranno fuori e tutte concorreranno al medesimo scopo: indebolire la sinistra nel suo complesso, metterla in discussione per mostrarla discutibile, metterla in ombra attraverso miraggi allucinati.
Il clima mi intimidisce, mi inquieta il medesimo confidare per chi voterò: potrei nuocergli, potrei farmi un nemico, potrei col mio schierarmi mandare un messaggio di dispersione ...
Decisamente combatterò sempre la costituzione di ambienti così intossicati, nei quali il necessario confronto politico è autolesionista, nei quali l'odio per il concorrente supera quello per l'avversario.
Il primo a cambiare pagina dovrà essere il vincitore di domenica, e confido che ci sia. Non ostante tutto.
Poi Calenda, poi noi. Io.