La speranza è un sogno fatto da svegli
di Carlo Mari---29-01-2019 | |
“ Europa: un continente attraversato da guerre per secoli, oggi uno spazio pacifico e comune di scambi culturali, politici, economici. Obiettivo non è conservare l’Europa che c’è, ma rifondarla per riaffermare i valori dell’umanesimo democratico Non esiste equa distribuzione della ricchezza senza equa distribuzione della conoscenza. Va quindi combattuto senza quartiere l’analfabetismo funzionale. Rivoluzione digitale, cambiamenti climatici, necessità di energia sostenibile, progressi della medicina, rappresentano sfide per l’Europa. Indispensabile investire risorse importanti nella ricerca per conseguire una nuova leadership scientifica europea, anche attraverso l’aumento del bilancio europeo destinato a progetti comuni: obiettivo fondamentale per affrontare il XXI secolo. La gestione delle conseguenze della globalizzazione e dell’innovazione non può essere più lasciata interamente al mercato. E’ urgente e indispensabile la fondazione di un nuovo sistema di welfare 4.0 che comprenda il sussidio di disoccupazione europeo. Difesa, sicurezza, controllo frontiere e immigrazione devono diventare politiche comuni. Dal capitale economico al capitale sociale. Una crescita economica non si accompagna necessariamente a un’equa distribuzione della ricchezza, delle opportunità e del progresso complessivo della società. La velocità del cambiamento innescato dalla globalizzazione e dall’innovazione tecnologica, non accompagnata da adeguati investimenti in capitale umano e sociale – che avrebbero dovuto ricomporre le lacerazioni tra progresso e società, tra tecnica e uomo – hanno determinato l’aumento delle diseguaglianze e l’impoverimento relativo della classe media. Per la prima volta dal dopoguerra esiste il rischio concreto di un’involuzione democratica nel cuore dell’Occidente. La battaglia per la democrazia è iniziata, si giocherà in Europa. Ma nessuna sfida si vince giocando solo in difesa. Per questo la convergenza tra forze europeiste si deve fondare su priorità forti e condivise. Nella consapevolezza dell’importanza del momento storico, i firmatari di questo manifesto sono pronti a mobilitarsi per sostenere uno schieramento unitario delle forze europeiste, ognuno secondo le proprie competenze e le proprie possibilità. ”
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