Cogito ergo... digito

Ormai da mesi il PD è sparito anche dalle citazioni di prammatica dei media. Se ne accenna talvolta comprendendolo fra le ‘opposizioni’, come se un’opposizione valesse l’altra (l'altra!), mentre le opposizioni propriamente dette eserciterebbero ruoli – ma non funzioni – di governo. Il governo del contratto ha infatti l’opposizione incorporata, direi quasi ‘la contraddizione inerente’. Oggi, per chi è schierato M5S l’opposizione è colorata di verde e per chi è schierato Lega l’opposizione è colorata di giallo. Tertium non datur, almeno secondo gli opinionisti d’accatto del giornalame anche radiotelevisivo.
La lunga permanenza del Partito nel governo di centrosinistra non è stata sufficiente ad accreditarlo oggi fra i protagonisti politici per Paese, anzi lo ha allontanato dal suo stesso elettorato, e c’è da pensare che la sua presenza neanche sia più necessaria ‘fra le opposizioni’. Potrebbe essere?
La domanda non è retorica, perché avverto in tanti miei ex primi vicini una certa propensione inconfessata a stare né col governo né con l’opposizione; in una nonposizione che mi riporta ad anomali schieramenti di tragica memoria. Ecco: c’è qualcuno nel Partito, in quel che resta del Partito, che valuti la plausibilità di questa domanda?
Stando così le cose, attraverso la mancanza di proposte da parte del Partito o comunque assentandosi questo dal dibattito per non incorrere in eventuali, ulteriori spaccature, è fatale che l’opposizione vincente, vincente quale forza oppositiva, sarà a breve una di quelle formalmente contrattualizzate. Un’eventualità che sancirebbe la regolarità della forma di esecutivo stile 2018, anzi 1984!
Non escludo che questa eventualità sia ritenuta perseguibile da qualche pensatore incognito, qualche grossa testa che preferisce tenere i remi in barca. C’è chi fa politica anche così, aspettando gli eventi.
Rendiamoci conto che la sinistra potrebbe sparire nel Paese, anche dall’opposizione; e, nell’occorrenza delle elezioni europee, stiamo correndo il rischio che essa sparisca o venga emarginata anche a livello continentale: in Europa. Io sono di quelli che non buttano via mai niente e che cercano di imparare dagli errori, figuriamoci se non mi darò da fare per salvare il salvabile!

Salvare il salvabile di Carlo Corridoni---25-01-2019
Ormai da mesi il PD è sparito anche dalle citazioni di prammatica dei media. Se ne accenna talvolta comprendendolo fra le ‘opposizioni’, come se un’opposizione valesse l’altra (l'altra!), mentre le opposizioni propriamente dette eserciterebbero ruoli – ma non funzioni – di governo. Il governo del contratto ha infatti l’opposizione incorporata, direi quasi ‘la contraddizione inerente’. Oggi, per chi è schierato M5S l’opposizione è colorata di verde e per chi è schierato Lega l’opposizione è colorata di giallo. Tertium non datur, almeno secondo gli opinionisti d’accatto del giornalame anche radiotelevisivo. La lunga permanenza del Partito nel governo di centrosinistra non è stata sufficiente ad accreditarlo oggi fra i protagonisti politici per Paese, anzi lo ha allontanato dal suo stesso elettorato, e c’è da pensare che la sua presenza neanche sia più necessaria ‘fra le opposizioni’. Potrebbe essere? La domanda non è retorica, perché avverto in tanti miei ex primi vicini una certa propensione inconfessata a stare né col governo né con l’opposizione; in una nonposizione che mi riporta ad anomali schieramenti di tragica memoria. Ecco: c’è qualcuno nel Partito, in quel che resta del Partito, che valuti la plausibilità di questa domanda? Stando così le cose, attraverso la mancanza di proposte da parte del Partito o comunque assentandosi questo dal dibattito per non incorrere in eventuali, ulteriori spaccature, è fatale che l’opposizione vincente, vincente quale forza oppositiva, sarà a breve una di quelle formalmente contrattualizzate. Un’eventualità che sancirebbe la regolarità della forma di esecutivo stile 2018, anzi 1984! Non escludo che questa eventualità sia ritenuta perseguibile da qualche pensatore incognito, qualche grossa testa che preferisce tenere i remi in barca. C’è chi fa politica anche così, aspettando gli eventi. Rendiamoci conto che la sinistra potrebbe sparire nel Paese, anche dall’opposizione; e, nell’occorrenza delle elezioni europee, stiamo correndo il rischio che essa sparisca o venga emarginata anche a livello continentale: in Europa. Io sono di quelli che non buttano via mai niente e che cercano di imparare dagli errori, figuriamoci se non mi darò da fare per salvare il salvabile!