Crollo della cittadinanza funzionale
di Rosy Ciardullo---10-10-2018 | |
Dal libro ”La conoscenza e i suoi nemici. L'era dell'incompetenza e i rischi per la democrazia”, di Tom Nichols, un contributo alla nostro dibattito sui motivi che rendono impermeabili gli elettori agli avvertimenti e alle ragioni in buona fede di responsabili ed esperti che lavorano per l'interesse generale. “...Gli americani comuni e in generale anche quelli di altri paesi occidentali non hanno mai amato le classi istruite o i professionisti, ma fino a poco tempo fa non ne disprezzavano il sapere come elemento negativo in sé. Più che altro siamo davanti ad una rivoluzione a rovescio che si allontana dalle conoscenze verificate e regredisce verso la saggezza popolare e i miti tramandati oralmente alla velocità degli elettroni. Il crollo dell'alfabetizzazione e l'aumento di questa ignoranza deliberata fanno parte di un circolo vizioso di disimpegno tra cittadini e politiche pubbliche. La gente sa poco e si interessa ancor meno di come vengono governate e come funzionano davvero le strutture economiche , scientifiche e politiche. Tuttavia, mano a amano che questi processi diventano incomprensibili , i cittadini si sentono sempre più alienati. Sopraffatti si allontanano dallo studio e dall'impegno e si rifugiano in altre attività. Ciò li rende cittadini meno consapevoli , e il circolo vizioso si rafforza, soprattutto quando la fame pubblica di fuga viene alimentata dall'industria del tempo libero. Inondati di gadget e di e comodità un tempo inimmaginabili, gli americani (e altri paesi occidentali) oppongono un rifiuto quasi infantile ad un apprendimento sufficiente a governarsi da sé oppure a guidare le politiche che influiscono sulle loro esistenze. E'un crollo della cittadinanza funzionale, che determina una cascata di altre conseguenze funeste. L'invito a fare affidamento sul sapere e sulla virtù dei profani è una sciocchezza romantica. L'ostacolo più temibile è la pigrizia dei cittadini. “ “ Si sottolinea che di solito i profani non sono interessati a trovare esperti con precedenti eccellenti; per lo più cercano esperti che siano accessibili senza troppi sforzi e che siano già d'accordo con il loro punto di vista. I consumatori sono meno interessati all'appassionata ricerca della verità che a rinforzare i propri pregiudizi, e quando ciò si verifica si accostano al ruolo della competenza con “la psicologia dell'arena sportiva”. | |