Non ci resta che piangere? Forse no.
di Alberto Galanti---22-04-2018 | |
Nelle settimane successive alla batosta referendaria del 4 dicembre 2016, che colpì le forze migliori, colte, razionali, intelligenti e lungimiranti del Paese, non ci fu, tra i fautori del NO, l’esplosione di casi di dissenteria grave che i migliori epidemiologi del mondo sarebbero stati incapaci di spiegare. Capii così che anche come iettatore politico non ero che uno zero. Visto che con il malaugurio, come arma di lotta politica, avevo miseramente fallito, ripiegai amareggiato sull’invettiva sprezzante. Come Torquato il pensionato di Enrico Montesano. E ancora oggi che il disastro compiuto dall’accozzaglia di lazzaroni trinariciuti è sotto gli occhi di tutti, con la democrazia bloccata da un sistema istituzionale ed elettorale diventato un castigo di dio, contro di loro non mi resta che brandire donchisciottescamente la stessa arma: “ ...’possinammazzaaaaaaa...” | |