La scuola in ospedale: criticità e proposte
di Lucia Fattori---12-04-2018 | |
Ho ricevuto da un gruppo di docenti della scuola in ospedale di Roma (Policlinico Umberto I e Policlinico Gemelli) questo interessante documento, contenente proposte concrete, come contributo all’iniziativa del 16 aprile. Lo riporto integralmente. PREMESSA La Scuola in Ospedale è un servizio già attivo da decenni nei principali ospedali italiani. Garantisce il diritto costituzionale alla istruzione e alla salute. E’ un servizio di civiltà perché consente agli alunni più deboli di seguire il loro programma scolastico, nonostante la malattia, e di sostenere i loro esami di fine ciclo. Inoltre, come è stato più volte asserito, contribuisce alla cura e alla guarigione, perché rappresenta per i ragazzi degenti una prospettiva di vita e una proiezione oltre la malattia. QUALI SONO I PUNTI A FAVORE DELLA SCUOLA IN OSPEDALE E COSA ABBIAMO RAGGIUNTO IN 30 ANNI - nei nostri plessi la Scuola in Ospedale è oramai riconosciuta come parte integrante delle strut-ture ospedaliere ospitanti; - lavoriamo in stretto contatto con i medici, cooperando per la cura dei pazienti e contribuendo alla loro qualità di vita e, come riconosciuto dal personale sanitario, alla guarigione; - abbiamo sviluppato negli anni una riconosciuta professionalità sia nell’approccio al paziente, sia nella metodologia; soprattutto per questo motivo si sono ottenuti per lunghi anni finanziamenti (ex lege 440) finalizzati all’acquisto delle più innovative risorse tecnologiche; - abbiamo portato avanti progetti con colleghi europei con in quali dovremmo stabilire rapporti più stretti di scambio e di conoscenza; - per tutti i motivi elencati, la Scuola in Ospedale è stata considerata un’eccellenza del sistema istruzione. QUALI SONO LE CRITICITÀ E COSA PROPONIAMO 1. non ha più senso restare legati ad un Istituto Comprensivo perché le problematiche di una scuola in ospedale sono molto lontane da quelle affrontate nelle sedi territoriali. Spesso, negli organi collegiali, le questioni e le problematicità ospedaliere sono messe da parte, perché le criticità della scuola territoriale sono prevalenti. Cosa proponiamo: A. che si crei una Scuola in Ospedale separata dall’IC, un polo di docenti ospedalieri in contatto tra loro, accomunati dalle stesse conoscenze e dalle stesse problematiche. B. che si realizzino periodiche riunioni tra i docenti delle Scuole in Ospedale, per discutere e confrontarsi su linee di condotta uniformi, a partire naturalmente dalle sezioni del Lazio. 2. nell’anno scolastico 2016/17 si è verificata, in molte sezioni ospedaliere, una riduzione di organico che ha menomato i consigli di classe. Senza un consiglio di classe completo, non è possibile dare dignità all’intervento nella Scuola in Ospedale perché gli alunni non possono essere appropriatamente valutati e non possono sostenere eventuali esami di Stato. In questo modo la Scuola in Ospedale perde la sua funzione principale e viene declassata a servizio di “ripetizioni”, limitato nelle sue funzioni e naturalmente meno credibile e apprezzato da studenti e famiglie. Cosa proponiamo: A. che le Scuole in Ospedale abbiano in organico di diritto consigli di classe completi per offrire un servizio realmente alternativo a quello erogato nelle sedi territoriali; B. di avere cattedre ospedaliere con orari che uniscano gli spezzoni delle varie sezioni ospedaliere, così da evitare che l’insegnamento in ospedale possa diventare un completamento per perdenti posto. 3. il nostro lavoro sugli alunni negli anni si è iper-specializzato e si è costantemente adeguato ai cambiamenti della politica sanitaria. Si lavora su ogni situazione specifica in cooperazione con lo staff medico e con l’équipe psico-pedagogica, per offrire al giovane paziente un servizio di alta qualità. I tempi sono maturi perché avvenga una diversa selezione del personale in entrata. Cosa proponiamo: che il personale in entrata debba essere sempre sottoposto ad una formazione erogata da personale specializzato e anche dagli stessi docenti ospedalieri. Chi entra in un ospedale deve capire bene che tipo di lavoro dovrà andare a svolgere e sapere come relazionarsi con le varie componenti che ruotano intorno all’alunno-paziente. 4. sono evidenti le grandi discrepanze tra alcune direttive ministeriali o di altre istituzioni e le peculiari esigenze della Scuola in Ospedale. Cosa proponiamo: che ci sia un referente delle sezioni ospedaliere e che ogni tipo di provvedimento e normativa sia frutto di una maggiore condivisione con gli operatori della Scuola in Ospedale.
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