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L'America non c'è più
09-04-2025 |
Cina e Russia non avrebbero mai immaginato la capacità di auto -smantellamento dimostrata in così poco tempo dagli USA, capillare all'interno e intriso di feroce bullismo all'estero. Un regalo inaspettato per i due competitor internazionali, che distrae dalle due guerre in corso per inasprirle. Nonostante i risultati pessimi delle Borse in caduta libera e l'erosione dei capitali anche dei big che attorniano il Presidente Donald Trump, niente vale a fargli cambiare rotta. Inutile dire che molti che l'hanno votato, si sono ricreduti. Non hanno avuto la capacità di valutare in tempo né le parole , né i piani che il tycoon aveva in mente. E' in pericolo la previdenza sociale che risente della caduta dei titoli di Borsa, si sta creando il panico per il taglio dei fondi destinati al funzionamento degli uffici pubblici e continua il licenziamento dei dipendenti che garantiscono i servizi. Anche la sanità, in particolare il Medicare, di cui usufruisce gran parte della classe media, sta saltando. ![]() L'inflazione è aumentata e aumenterà ancora di più, mentre il paese sta scivolando verso un sistema illiberale e autoritario. L'aura di incertezza alimenta la paura per la perdita dei diritti, il timore del fallimento economico e la volatilità degli investimenti. L'America di ieri non c'è più, sono già stati fatti molti danni di immagine duraturi. E' stata intaccata la fiducia e l'idea di stabilità di cui si nutrono i mercati. Gli investitori sono in ritirata anche se scimmiottano qualche retromarcia momentanea per poi invertire la rotta subito dopo per paura di perdere i capitali. L'America di oggi è irriconoscibile rispetto a quella di alcuni decenni fa. Ho vissuto a New York per quasi 5 anni, , nei primi Anni '80, l'atmosfera di paura e di angoscia per il futuro che si è instaurata adesso negli USA è esattamente quella per la quale molta gente aveva lasciato il proprio paese per trasferirsi in America: la patria della libertà e dei diritti. Adesso molti, in particolare europei, stanno progettando il ritorno, molti sono già tornati. Trump ha cancellato, in pochi giorni, decenni di costruzione del sistema di libero scambio, regolato da istituti internazionali (come il WTO), che garantiscono attraverso l'applicazione delle leggi, il libero svolgimento della transazioni economiche, e la libera circolazione di beni e persone. E' necessario però aggiungere, per capire il fenomeno in atto, che in questi ultimi decenni, la composizione della popolazione americana è cambiata. Il 40% degli immigrati proviene dal Centro America e dall'Asia, e c'è una grande comunità di musulmani. Solo il 60% sono di etnia bianca. L'Europa rimane , in una nuova ottica, come il salotto aristocratico del mondo e anche radice culturale e artistica, in cui è bello andare in vacanza. Questo intreccio di popoli sul suolo americano ha contribuito a cambiare le regole del gioco. Il contributo dato dall'America nell'ultima guerra contro il nazi-fascismo, la memoria dei Padri Pellegrini, spesso detenuti politici che fuggirono in America per fondare il Nuovo Mondo, fanno parte di una narrazione troppo antica ormai sulla via del tramonto. Del tutto insufficiente in un mondo in cui premono alle porte e si vanno affermando altri competitor come Cina, Russia e la galassia musulmana. La domanda politica che viene dalla base del paese appartiene ad altre culture che chiedono spazio e che spingono verso un mondo in cui non prevalgono più solo i valori dei bianchi. Una riprova sono le massicce manifestazioni pro-pal, soprattutto di minoranza musulmana, che campeggiano nelle Università americane chiedendo il riconoscimento della loro identità: ancora adesso non indietreggiano nonostante gli arresti. In questo contesto, le posizioni protezioniste e isolazioniste di Trump, praticate attraverso la guerra dei dazi contro l'Europa e il resto del mondo, risultano totalmente inutili e controproducenti, e stanno dimostrando ostilità proprio verso l'altro caposaldo dell'Occidente che sono i paesi europei. Se qualche aggiustamento si poteva fare per riequilibrare la bilancia commerciale americana, potevano bastare degli accordi e vagliare caso per caso dove e come mediare. L'incapacità politica di Trump e i suoi grandi errori di valutazione inietteranno sfiducia nel sistema americano per molto tempo. Intanto Cina, Giappone e Corea del Sud , ma anche l'Europa, il mercato mondiale più ricco, non potendo più esportare in America, si stanno già organizzando per dirottare i loro prodotti, compreso l'automotive e i beni alimentari verso il mercato asiatico, medio Orientale, l'Arabia Saudita e l'Africa. In Italia la maggioranza di governo, al momento irrilevante, strizza l'occhio un po' a Trump (Meloni) e un po' a Putin (Salvini). Il movimento 5Stelle dà una mano a disgregare ancora di più il fronte europeista. ![]() |