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El tenpo no se misura
di Biagio Marin
Il tempo non si misura:
eternamente scorre,
e tutto nasce e muore
nel lume allegro che inazzurra l’aria.

È bene sapere che tutto passa:
l’ora della gioia, il momento del lutto;
ed aspettare calmi,
ben intonati, cantando salmi.

Stare fermi e ridursi a palo
quando viene la tormenta,
quando il più grande bene piega al tramonto
e la luce del sole stenta in noi.

Sole tramontato
sempre ritorna,
e sempre aggiorna
nel cuore più tormentato.
Note
Biagio Marin nasce a Grado (Gorizia) nel 1891. Studia a Vienna, a Firenze e si laurea in filosofia a Roma. Si dedica all’insegnamento ed avvia nel 1912 la sua attività poetica, versi in dialetto gradese. Solo alcuni decenni dopo le sue poesie, tradotte in varie lingue, avranno i riconoscimenti ufficiali di critici illustri e premi (Bagutta, Viareggio, Feltrinelli). Muore nella sua città nel 1985.
P. Paolo Pasolini ha detto: “Marin non sa distinguere la gioia esterna dalla gioia interna… la luce del sole e la luce dei suoi sensi sono sempre state la stessa luce.”.

Nella poesia, tratta dalla raccolta: “Nel silenzio più teso”, emergono il paesaggio della laguna e dell’isola di Grado, simbolo dell’aspirazione alla vita piena, secondo lo slancio metafisico del poeta.
 

 

Questi versi di Biagio Marin sono stati inseriti da Sergio Poli il 01-12-2025