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Elenco completo | |
Cattura - Cella
di Aurelio Camanini
Cattura Silenzio nella piovigginosa notte! Dal sonno più stanco, alla primalba un trillo… No, non eran tetri fantasmi di sogni che la fantasia divora! Una fioca lanterna… due sbirri guardinghi, quasi la preda volesse, potesse sfuggirli. Non s’avvidero che uomini eravam, sebben nell’anima ostili, ma senza odio… E la porta si rinchiuse dietro le spalle, per piangerne col cigolar dei cardini… Cella Tremito d’un singulto che ha nome morte; preghiera di una fede che ha nome vita! Tra l’alto pertugio lembo di cielo plumbeo fra croci di ferro, solo per singhiozzare: vita… morte… vita ancora!... Qui non si geme perché è insulto per chi espia per chi spera innocente, per colui che l’anima redime. Taci: fremon le pareti dall’arcuato tetto… taci ed ascolta… Col passo misura il suo respiro! | |
Note |
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Aurelio Camanini (1910 - 1963) Professore e partigiano bresciano. Trascrivo – dalle sue prigioni – due poesie, complementari per situazione, emblematiche di una drammatica esperienza di vita. | |
Questi versi di Aurelio Camanini sono stati inseriti da Raffaella Grasso il 01-10-2025 |