Prima Comunione

di Daniela Solarino

Nella chiesa, un tripudio di bianco,
un giardino di calle e di gigli
sull’altare accompagna i fanciulli
alla festa del primo convito.

Nelle tenere mani raccolte,
l’emozione commista alla gioia
di un incontro importante ed atteso,
l’innocente certezza di amare
non ancora contesa dai dubbi
della fede degli anni maturi,
il candore di chi sa pregare
come stesse parlando a un amico.
Si trasmette anche ai passi più stanchi
e ristora la nostra fatica.

Note

Ho scritto questa poesia tanti anni fa per il figlio di amici, allora bambino, ora giovane laureato inserito nel mondo del lavoro. Ero rimasta commossa dall'emozione dei bambini, dalla spontaneità della loro fede. Ho scelto di riproporre adesso questi versi per dedicarli alla nipote di un'amica speciale, che oggi ha ricevuto la Prima Comunione.