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Profumo di zagare
di Daniela Solarino
Vorrei raccogliere il profumo delle zagare che nasce in grembo ad ogni primavera, che bisbiglia alle ali delle api, che pennella le sere di maggio, che ridesta penombre di ricordi incorniciati dai sedili in pietra e dal profilo di antichi muri a secco. Vorrei raccogliere il profumo delle zagare… vorrei portarlo dentro la valigia per dissetare il solco dei miei passi, vorrei tenerlo custodito in un cassetto per rinfrescare il corso dei miei giorni, vorrei annodarlo appeso a un aquilone per carezzare il volo dei miei sogni. | |
Note |
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La primavera siciliana è stata quest’anno molto instabile, con incursioni a gamba tesa fuori stagione: pioggia, temporali, vento e persino nebbia. Tuttavia, la natura prosegue con resilienza il suo corso di fioritura e gli alberi d’arancia sul retro della casa di Modica mi hanno offerto ancora una volta quell’inconfondibile, intenso, dolce, romantico profumo di zagara, il profumo dei fiori che soprattutto in Sicilia sono simbolo delle spose. Il profumo che mi ha ispirato questi versi. |