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Dall'alba al tramonto
di Lorena Rocchi
Alla bimba che sono stata
dedico il giallo dei girasoli,
la traiettoria del volo dei soffioni,
la freschezza della pioggia estiva
sulle braccia nude e sulla faccia pura.

Alla ragazza che ero
e che ancora sopravvive
dedico il rumore di pagine sfogliate
in una stanza,
l'aroma del caffè tra parole e memoria,
il timbro di voce di un amico
che vive solo nel ricordo,
il silenzio della casa al rientro di sera.

Alla donna che sono
e che volevo diventare
dedico lo scoppiettio della legna nel camino,
la ruggine calda delle foglie autunnali,
il respiro di una grande quercia,
il dolore trasformato
in tenacia.

A colei che forse sarò
dedico la pineta che conduce al mare,
il vialetto dal profumo di mirto,
la consapevolezza di aver sempre amato.

Note
La poesia è stata premiata - seconda classificata - alla seconda edizione del Concorso letterario Santa Francesca Romana, sul tema 'Stagioni della natura e stagioni della vita' con la seguente motivazione.
'Quattro strofe declinate al femminile, in versi liberi, dal passato di bambina al maturo autunno di donna con uno sguardo appena dischiuso sull’oltre. Una composizione armoniosa in cui l’Autrice sviluppa il parallelismo tra il ciclo della natura e il ciclo della vita attraverso una prospettiva originale, ricca di immagini e variegate percezioni sensoriali.'
L'autrice Lorena Rocchi, di Pistoia, docente di Lettere al Liceo, è filologa e critica dantesca, ha contribuito al Censimento Dantesco e ha pubblicato articoli e un libro a carattere storico e saggistico. La si potrebbe forse immaginare come una personalità 'austera' da questo curriculum... ma non dai suoi versi né dal suo modo di porsi; é intervenuta alla cerimonia di premiazione manifestando semplicità ed emozione e con la sua delicatezza d'animo ha conquistato al primo impatto le simpatie della Giuria e del pubblico.
 

 

Questi versi di Lorena Rocchi sono stati inseriti da Daniela Solarino il 09-04-2025