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Sono nata il ventuno a primavera
di Alda Merini
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
Note
In questa poesia, appartenente alla raccolta “Vuoto d'amore” del 1991 la poetessa riflette proprio sul legame tra la propria presunta follia e la data della sua nascita, coincidente appunto con l’inizio della stagione più fiorita. «Il 21 marzo è la festa mondiale della poesia, ma il 21 come inizio della primavera è un caso. La primavera è folle perché è scriteriata, perché è generosa. Però incontra anche il demonio. E io l'ho incontrato il demonio. Era il manicomio».

 

Questi versi di Alda Merini sono stati inseriti da Alberto Galanti il 21-03-2023