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Prima vennero...
di Martin Niemöller
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. Ed io fui contento perché rubavano. Poi vennero a prendere gli ebrei. Restai in silenzio perché mi erano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali. E fui sollevato perché mi davano fastidio. Poi vennero a prendere i comunisti. Ed io non dissi nulla perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me. E non c’era più nessuno per protestare. | |
Note |
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Poesia del teologo e pastore protestante Martin Niemöller (1892–1984). I suoi versi riprendono il sermone che egli scrisse per rimproverare l’inattività degli intellettuali tedeschi dopo l’ascesa al potere dei nazisti. Testo che sottolinea, in modo incisivo, i pericoli dell’apatia politica e più in generale dell’indifferenza, il cui subdolo rischio convive con le nostre illusorie certezze. Indifferenza… ottavo vizio capitale? Questa poesia, insieme ad altri contributi culturali, è stata utilizzata da Carlo Mari nella sua conferenza (Teatro Ar.Ma, 4/3/2023) sul tema della Libertà. Mi fa piacere, nell’occasione, sottolineare le impalpabili catene che uniscono le persone quando si fanno proprie le idee che circolano per i più reconditi o espliciti percorsi. | |
Questi versi di Martin Niemöller sono stati inseriti da Raffaella Grasso il 07-03-2023 |