Tempo rarefatto

di Raffaella Grasso

Ho nostalgia di futuro
dello sguardo che come boomerang
si lancia lontano in attesa torni indietro
più ricco d’esperienze da condividere…
ma la prospettiva si è presto consumata
ha perso spazio-tempo suo e mio malgrado.

Trattieni la tua mano carezzevole su di me
prima che la risacca scompagini
la battigia e prenda d’assedio i nostri castelli
e sul mio ventre non restino tracce
come sulla sabbia del tuo passaggio.

Non ferirmi e chiedimi di non ferirti
ci vuole vento benevolo per asciugare
tempo per rimarginare fragili lembi e
gioventù per inventare modi nuovi per sanare.

Il futuro si è fatto troppo vicino
e su di esso misuro miopi le forze
con lente d’occhiale forse inadeguata.
E ingaggio lotta impari col perfido passato
che prepotente da lontano ironico sbeffeggia.

Il presente dal canto suo impietoso se la ride…

Note

Ci sono giornate ‘cerniera’, anche il 31 dicembre.
Lo spazio si ripiega sullo stretto crinale per poi distendersi poco più in là… e il tempo si racchiude nella breve attesa per poi dilatarsi in un altrove poco più in là…