L'indifferenza

di Maria Luisa Spaziani

L’indifferenza è inferno senza fiamme,
ricordalo scegliendo fra mille tinte
il tuo fatale grigio.

Se il mondo è senza senso
tua solo è la colpa:
aspetta la tua impronta
questa palla di cera.

Note

Maria Luisa Spaziani (1922-2014). Poetessa fra le maggiori del 900 (pluricandidata al Nobel, pur non avendolo mai vinto), intellettuale libera e militante, accademica, francesista di fama internazionale, al centro di una imponente rete di rapporti amicali/intellettuali, da Borges a Picasso a Elliot a Sartre, stimata – e probabilmente amata - da Montale (lei, la mitica figura cantata col nome Volpe), con i suoi versi ti arriva dentro potente e agile ad un tempo. Tormentata da pulsioni esistenziali, ma con una chiarezza poetica razionalistica (la sua amata cultura francese ?) e linguisticamente classica, trasporta un mondo introverso montaliano sul terreno di una nitida comunicativa da poesia antica. “L’indifferenza”, breve poesia tratta dalla raccolta “Geometria del disordine” (titolo che è già tutto un programma, di razionalizzazione poetica del disagio umano) ti prende e ti scuote, nel profondo, nel mentre ti affascina con immagini da aforisma. Quel suo “inferno senza fiamme” ti riconduce davvero agli ignavi danteschi che corrono in eterno dietro un vessillo bianco: nell’antinferno, perché nemmeno il diavolo all’inferno li vuole. E il “fatale grigio”, immagine poeticamente sublime: un grigio fatale, non nel senso di voluto dal fato, ma, all’opposto, scelto da te e che per questo ti sarà – ti sarebbe? ci diamo una chance? - fatale, perché segnerà – segnerebbe ? – il tuo destino di non lasciare traccia sulla palla di cera plasmabile del mondo. Laddove un segno lasciato a plasmare quella cera è l’unico senso al tragitto vita-morte per ognuno di noi.
Tutto si può fare, meno che restare indifferenti di fronte a questa adrenalinica – e diremmo gramsciana - poesia: “L’indifferenza”.

Questi versi di Maria Luisa Spaziani sono stati inseriti da Carlo Mari il 03-11-2022