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Il fumo
di Bertolt Brecht
La piccola casa sotto gli alberi sul lago. Dal tetto sale il fumo. Se mancasse Quanto sarebbero desolati La casa, gli alberi, il lago! | |
Note |
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Bertolt Brecht, drammaturgo, saggista, poeta di straordinaria importanza nella cultura novecentesca. E quando si pensa a lui, si pensa – giustamente – a teatro e letteratura di impegno, a teatro e letteratura politica. Testi forti, che provocano, fanno pensare, ed anche volutamente divisivi. Lungi l’idea di una comunicazione calda e dolcemente affettiva nell’espressionismo brechtiano. Ma così non è in molte sue poesie, sovente cariche di un approccio delicatamente emotivo alla realtà, all’uomo. Come in questa “Il fumo”, dove come in un raccolto acquerello ci appare l’immagine di una casa, vicino a un lago (nulla di più morbidamente malinconico), in mezzo agli alberi. Ma quello che conta non è la delicatezza del paesaggio, è il fumo che sale dal comignolo. L’esserci il fumo significa calore umano di un vissuto dentro quella casa: caldo di una passione, o anche solo di una dimensione affettiva, che comunque fa umanità. Se il fumo non c’è… resta solo il malinconico di un lago, il vuoto di una casa, che ci siano o no persone dentro, ma senza fumo è comunque il vuoto: di affettività, di emozioni. Pochi versi, un quadretto quasi da bambino, una metafora elementare con quel fumo che esprime calore di …umanità. Un intimismo poetico davvero fuori schema per il teorico del teatro epico, del distanziamento intellettuale ed emozionale fra spettatore e accadimento scenico. Eppure “Il fumo” è Brecht. Un’immagine suggestiva ed allusiva che apparentemente non necessita di un grande poeta per generarsi. Eppure c’è voluto Brecht per affrescarla. E in cinque versi. | |
Questi versi di Bertolt Brecht sono stati inseriti da Carlo Mari il 01-10-2022 |