Ferragosto

di Daniela Solarino

Quindici agosto, sciamano i gitanti:
viaggi lontani e mete familiari.
Lussuose carene di natanti,
bagagli ed afa ai bordi dei binari.
Quindici agosto, con le processioni
ed il folclore di saghe popolari.

Quindici agosto, variopinto e insonne,
di desideri incartocciati nei contrasti.
Amori nuovi e storie ormai finite
di gente in vista, i paparazzi attorno.
Quindici agosto, fitto di bagnanti,
di chi è turista solo per un giorno.

Quindici agosto, amaro e beffardo,
sotto lo smalto d’allegria fallace.
L’aspro dolore di vite spezzate
nei grumi di lamiere sull’asfalto,
silenti solitudini annegate
tra i passi convulsi della gente.

Nei gusci di metropoli assopite,
le vie del centro brulicanti e calde.
Foto ricordo tra vestigia antiche,
scrosci di risa al chiosco dei gelati.
Nel cono d’ombra di periferie,
le stanche tracce di anziani e d’immigrati.

Note

Anche questo Ferragosto 2022 è trascorso... Con l'augurio che lo abbiate vissuto in serenità e con un pizzico di spensieratezza, ripropongo i versi della mia poesia letta nel nostro incontro di saluti 'pre-estate', ispirata ai variegati e contrastanti volti di questa festività.