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Funeral blues
di Wystan Hugh Auden
Stop all the clocks, cut off the telephone, Prevent the dog from barking with a juicy bone, Silence the pianos and with muffled drum Bring out the coffin, let the mourners come. Let aeroplanes circle moaning overhead Scribbling on the sky the message He Is Dead, Put crêpe bows round the white necks of the public doves, Let the traffic policemen wear black cotton gloves. He was my North, my South, my East and West, My working week and my Sunday rest, My noon, my midnight, my talk, my song; I thought that love would last for ever: I was wrong. The stars are not wanted now: put out every one; Pack up the moon and dismantle the sun; Pour away the ocean and sweep up the wood; For nothing now can ever come to any good. Libera traduzione di Alberto Galanti Fermate tutti gli orologi, tagliate i fili del telefono, Con un osso saporito evitate che il cane abbai, Silenziate i pianoforti e al suono smorzato del tamburo Portate fuori il feretro, si avvicinino le persone in lutto. Gli aeroplani con rombi sommessi volteggino su di noi E nel cielo scrivano come possono il messaggio Lui È Morto, Mettete nastri scuri intorno al collo delle colombe, Che i vigili urbani indossino guanti neri di cotone. Lui era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est e Ovest, La mia settimana di lavoro e la mia Domenica, Il mio mezzogiorno, la mia mezzanotte, il mio parlare e il mio canto; Pensavo che l'amore sarebbe durato per sempre: mi sbagliavo. Ora le stelle non sono richieste: spegnetele tutte; Impacchettate la luna, smontate il sole; Svuotate l'oceano e abbattete gli alberi; Perché da niente ora potrà mai venire del buono. | ||
Note | ||
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Questi versi di Wystan Hugh Auden sono stati inseriti da Alberto Galanti il 22-07-2022 |