Primavera di già e... ancora

di Raffaella Grasso

La primavera compagna del vento
delle nuvole e del sole
titubante s'inchina e fa sollevare
corolle di colori e nuovi odori.
Suvvia... alla ragazza già scopre
il bianco avambraccio mentre
all'anziana rinserra ancora il giacchino.

Il vento già caldo scompagina le viole
il vento ancor fresco scompiglia le chiome
e non c'è pace sui tetti, contro i vetri,
tra le tende, sotto le giovani gonne...
Ci sono lavori da finire e da principiare
pulizia d'argenti e lucido per pavimenti
cassetti e armadi da reinventare.

Inonda di sé la casa la primavera
s'attarda tra stanze ancor mute che
risuonano già di musica e canzoni...
Irrequieta esce da dov'è venuta
a capofitto sicura si lancia dai balconi
risveglia nei giardini l'erba tra giochi
d'altalene e capricci di piccole voci.

La primavera sospira e il polline
soffia tra le narici arrossate...
la parietaria dai muri già occhieggia
a contendersi tra le fessure insetti
mentre a tradimento... garrula solletica
nuovi umori e ancora tenaci abbracci
come germogli dai ricordi dei nonni.

Note

Per 'rispetto' non avrei dovuto ancora pubblicarla… con più coraggio avrei già dovuto lo scorso mese, appena l’ho scritta. Ma so che c’è sempre un tempo opportuno per migliorarsi…