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[XXIV] Svegliati. Il giorno ti chiama
di Pedro Salinas
Svegliati. Il giorno ti chiama alla tua vita: il tuo dovere. A nient’altro che a vivere. Strappa ormai alla notte negatrice e all’ombra che lo celava, quel corpo di cui è in attesa, sommessa, la luce, nell’alba. In piedi, afferma la retta volontà semplice d’essere pura vergine verticale. Senti il tuo corpo. Freddo, caldo? Lo dirà il tuo sangue contro la neve da dietro la finestra; lo dirà il colore sulle tue guance. E guarda il mondo. E riposa senz’altro impegno che aggiungere la tua perfezione a un altro giorno. Il tuo compito è sollevare la tua vita, giocare con lei, lanciarla come voce alle nubi, a riafferrare le luci che ci hanno lasciato. Questo è il tuo destino: viverti. Non devi fare nulla. La tua opera sei tu, niente altro. | |
Note |
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Pedro Salinas (Madrid 27/11/1891 – Boston 4/12/1951). È il ventiquattresimo componimento di settanta poesie che concorrono a formare un unitario poema d’amore: La voz a ti debida del 1933 - La voce a te dovuta. Il Poeta-Professore tratteggia le multiformi dimensioni dell’amore ‘adulto’, personificato in una donna che egli vede come consustanziale con la propria anima. Solinas, in un saggio del 1941, ci ricorda che: “Quando una poesia è scritta è terminata, ma non finisce; comincia, cerca un’altra poesia in sé stessa, nell’autore, nel lettore, nel silenzio”. | |
Questi versi di Pedro Salinas sono stati inseriti da Raffaella Grasso il 14-05-2022 |