Elenco completo 


Cinquant'anni
di Daniela Solarino
Vorrei avere le radici di una quercia,
le fronde sempreverdi di un carrubo,
vorrei protendere i miei rami come braccia
tingendo il cielo come un mandorlo fiorito.

Invece sento consumarsi la corteccia,
sotto il graffio delle mie malinconie,
la chioma scossa da segreto affanno,
dalle folate di rimpianti e nostalgie.

Cinquanta inverni, cinquanta primavere.
La giovinezza ormai dietro le spalle
e la vecchiaia getta le sue ombre
a incutere timore coi suoi lacci,
perché non sembra più così lontana.

Cinquanta inverni, cinquanta primavere.
Dovrebbe essere tempo di raccolti,
invece mi ritrovo tante volte
in mezzo al campo con la mia fatica,
la schiena curva, ancora intenta a seminare.

E in fondo al cuore, la paura del distacco
da quel filo tenace quanto antico,
dello sconforto di non trovare al fianco
il volto amico di chi ha saputo amarmi
cinquanta inverni, cinquanta primavere.

Eppure mi rincresce di sciuparla,
l’aria odorosa di questo compleanno.
Vorrei godere la bellezza delle rose,
la vicinanza di persone care.

Vorrei sciogliere le vele al mio presente
e non imprigionarlo in una somma,
affaticando l’animo nei dubbi
di quel bilancio che non vuol quadrare…

Vorrei lasciarmi andare alla corrente,
stare nell’alveo di quel grande fiume
e nel mistero del suo chiaroscuro
accogliere ogni giorno come un dono.

Note
A breve sarà il mio compleanno e il mio pensiero è andato a questa poesia (compresa nella raccolta Chiaroscuro, 2008) in cui descrivevo le emozioni e le inquietudini della tappa del mezzo secolo.
La ricorrenza del compleanno reca inevitabilmente con sé emozioni, che evolvono dall’infantile smania di crescere nella consapevolezza della maturità… e poi – sebbene si possa mantenere una freschezza interiore – nell’inconscia propensione ai bilanci e nella sottile ansia d’invecchiare. Man mano che il dato anagrafico scorre per me, dall’epoca di questi versi nella successiva decina dei sessanta, mi accorgo di sentire la tappa descritta come “giovane”. Allo stesso tempo, adesso come allora, sono convinta che il segreto per vivere in gioia e serenità ogni compleanno sia di “accogliere ogni giorno come un dono”.