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Penso Poesia
di Raffaella Grasso
Scrivo poesia perché penso di riannodare vecchiaia a giovinezza su rettifili di pagine fitte di prosa. Prosa che è stata vita vissuta con amore tra corse e rincorse cieche tra ermetici silenzi e ricca punteggiatura tra spazi vuoti che non esistono e pienezza di sogni. Poesia contagiosa insidiosa come Coronavirus proprio ora che gli amici infittiscono di lirici abbracci i rari incontri. È febbre che isola ma invita su strade da percorrere in salita perché si possa già essere là dove si deve arrivare… È lino bagnato sulla fronte e balsamo gentile calda bevanda che sul momento ri-sana perché anche dalle ferite resti segno tangibile di risurrezione. | |
Note |
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“L’incertezza di significato è poesia incipiente” (George Steiner). Voglia di poesia nata nel periodo troppo lungo tra il noto picco e l’auspicata curva discendente della pandemia da Covid 19. Un tempo di attesa che non ho voluto immobile e muto… mi sono chiesta di generare l’attesa anche nella dimensione poetica, che ho sempre sentito consonante alla mia – più frequentata – prosa. |