Uno, appena fuor dell'uscio,
prepotente, gli va avanti
per mollargli un manrovescio
che gli spezza due, tre denti.
''Così impari!'' dice il rude
''Ugo, fallo e sono busse ...''
Lui racconta mentre ride
proprio come niente fosse.
''Non capisco che ci sia
che pur ridere ti fa.''
''Punizione non fu mia:
quel diss'Ugo? Io son Pasqual!''