WE ARE EUROPE - Incontro al Liceo Isaac Newton
di Giuliana Mori---25-04-2024
Informativo e di natura settoriale l'incontro che si è tenuto il 22 aprile presso il Liceo scientifico Newton di Roma alla presenza degli studenti di due classi quinte e di una classe quarta, con i relatori Francesco Rossi Salvemini, consigliere economico della Rappresentanza italiana della Commissione europea e Frediano Finucci, responsabile della redazione Economia ed Esteri del TG La7.
Francesco Rossi Salvemini ha esordito dicendo che, visto che la gente si immagina l'Unione europea come un universo di burocrati, allora perché non vestirsi come quando si trova negli uffici di Bruxelles con tanto di giacca, camicia e cravatta? Ebbene sì, lui è un burocrate che ogni giorno affronta questioni molto complesse, che riguardano e devono mettere d'accordo 27 paesi, contemporaneamente, per un totale di circa 440 milioni di persone.
Ha tenuto a ribadire che l'Unione europea è un'associazione volontaria di Paesi, che hanno scelto di stare insieme secondo una forma aggregativa complessa ed unica al mondo. L'unione europea nasce da una serie di Trattati che si pongono come alternativa alla guerra, senza incidere sull'autonomia di ogni singolo Stato, che però cerca di mettere in atto politiche convergenti su interessi comuni, quali mercato unico e commercio con l'estero.
Dopo aver descritto quali sono gli organi che costituiscono l'Unione europea, il Consiglio europeo, la Commissione europea ed il Parlamento europeo, e come funzionano, ha dichiarato che ben 25.000 dipendenti cercano di attuare le politiche della Commissione europea, la quale può muoversi solo nell'ambito dei Trattati, anche se poi la pressione dei cittadini può influenzare gli orientamenti da prendere e definire. Ha portato come esempi recenti di attività la gestione della pandemia, con l'acquisto dei vaccini per tutti i paesi, e il fondo New Generation EU, per recuperare dal punto di vista economico quanto si era perso durante questo periodo.
Altrettanto interessante è stata la relazione di Frediano Finucci, che ha parlato della composizione del Parlamento europeo, di quanti deputati è composto, della ripartizione degli stessi secondo i singoli stati, ripartizione che dipende dall'ammontare della popolazione di ciascuno stato, ed ha descritto come attualmente è ripartito in base all'appartenenza dei parlamentari ai diversi partiti politici. Ha illustrato poi il calendario annuale degli impegni degli appartenenti al Parlamento europeo, dicendo che mediamente la loro presenza a Strasburgo è di tre giorni al mese, mentre il resto del tempo lo passano negli uffici di Bruxelles a preparare i materiali che serviranno a comporre il testo delle determinazioni che saranno approvate al Parlamento europeo. Tutto questo comporta la cosiddetta 'transumanza', che consiste nel trasporto di tali materiali da una città all'altra e viceversa, con impiego di numerosi camion e personale addetto, con un rilevante costo economico di cui la Commissione è a conoscenza.
Alla domanda degli studenti relativa alla possibilità di cambiare il modello decisionale, che attualmente prevede l'unanimità dei paesi membri, i relatori hanno risposto che, per essere approvata, deve avere l'unanimità e questo ovviamente ostacola la sua modifica.
Rispetto alla domanda relativa all'Europa a due velocità, i relatori hanno confermato che è molto difficile modificare il regime fiscale perché ad esempio il Lussemburgo, da sempre paradiso fiscale, si oppone a qualsiasi cambiamento.
Anche relativamente al problema dell'espansione dell'Unione europea, le decisioni vengono prese all'unanimità e anche questo comporta una difficoltà di rinnovamento. Per questo entrambi i relatori si sono dichiarati convinti dell'importanza di queste elezioni europee che avranno il compito di affrontare riforme importanti.