Devo essermi distratto ...
di Carlo Corridoni---14-02-2022
Fra il Festival di San Remo, il Papa in TV, e le convinzioni di Mario Draghi che, per un italiano, non sia poi tanto difficile trovare da lavorare (all'estero?), non avevo dato peso alla raccomandazione rivolta a noi italiani di non andare, e - soprattutto restare - in Ukraina. Neanche gli aeroplani civili potranno sorvolare quella terra, dalla quale - sia pure in autobus - continuano a raggiungerci schiere di miti e soccorrevoli ... badanti.
Una volta, una raccomandazione di questo tipo, avrebbe significato una posizione ostile verso l'Ukraina ... e invece no!
L'Italia, l'Europa, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna amerebbero, invece, l'Ukraina. L'amano al punto di a(r)marla coi dispositivi più sofisticati che le nostre più brillanti intelligenze siano state mai capaci di concepire.
Insomma: noi vi vogliamo bene, eccovi i giocattoli ma giocateci voi, possibilmente da soli: noi, di persona, di più non possiamo, non vogliamo, non possiamo fare.
Molti di noi sentono ma non capiscono - non capiamo - come l'Ukraina di oggi sembri la Polonia del 1939. Certamente potrebbe sempre assomigliarvi, mutatis mutandis. Siamo specialisti nel trucco teatrale.
C'è di mezzo la terza età di Biden, la sua malferma leadership, la nuova amicizia di Putin con la Cina, il dispositivo energetico della Bielorussia, ma la letteratura corrente non documenta: solo ... gossip.
E' così? Non è così? E chi può dirlo? E dove potrebbe dirlo: all'ONU?
Per male che possa andare, noi qui stiamo, chissà che non possiamo dare una mano all'industria degli armamenti, che creerebbe tanti ma tanti posti di lavoro?
4C