Grazie a tutti/e per la possibilità di discutere
di Marina Izzo---14-05-2021
Caro Alberto, grazie per il chiarimento. Anzi, grazie per l’opportunità che tu, ma anche, direi, tutti i soci/e con cui ho avuto modo di scambiare idee su questo sito, mi avete dato in questi giorni di riflettere su questo argomento. Sicuramente l’ indignazione che provo (assolutamente non nei vostri confronti, ci mancherebbe) ha conferito, almeno in parte, ai miei interventi un tono provocatorio. Il cui intento era proprio quello di stimolare la discussione. Ripeto sono temi scomodi questi, perché chiamano in causa il nostro modo di essere, appunto, uomini e donne. E, in questo senso, concordo con la nozione di mistero, usata dalla Marzano quando parla di identità: quest’ultima è misteriosa perché spesso non può essere capita. O, meglio, non può essere compresa tramite l’esercizio della sola razionalità. Ecco perché questi sono temi che suscitano spesso reazioni viscerali. Ma è solo avendo il coraggio di affrontarli (misurandoci anche con sensazioni, sentimenti, emozioni poco gradevoli) che, forse, riusciremo a venirne a capo. Permettimi un’ultima considerazione (anche questa espressa in forma lievemente provocatoria, consentimelo) in merito alla tua osservazione sulla necessità di proporre il tema della parità di genere in modo non divisivo. Siamo veramente sicuri/e che si possa superare una qualsiasi situazione di sopraffazione, discriminazione, privilegio (e non mi riferisco solo a quella che riguarda le donne) in modo non divisivo? Dico non divisivo, ma non intendo dire non-violento, che è qualcosa di diverso. Un abbraccio a tutti/e voi e viva Iscritti a parlare!