A fianco di Genova e, se serve, anche di Giovanni Toti
di Alberto Galanti---14-09-2018
Oggi ad un mese dalla tragedia del Ponte Morandi è stato dato appuntamento a tutti in piazza de Ferrari a Genova, alle 17.30, per ricordare le 43 vittime ed esprimere la gratitudine dei genovesi, ma io dico dell’Italia intera, all’abnegazione e alla generosità di soccorritori e volontari per il loro straordinario lavoro.
Io sarò con la mente tra le persone che parteciperanno all’evento. Ricordo che quella piazza è la piazza del grande omaggio cittadino a Guido Rossa ed è la piazza che da sempre accoglie e unisce, in momenti importanti, persone di buona volontà.
Mi auguro che il centrosinistra ligure non esiti a partecipare per volersi distinguersi dalle istituzioni locali governate da forze di centrodestra. Genova è il luogo dove la supercazzola pentastellata non funziona più. C’è l’economia portuale e generale da difendere con atti concreti. C’è una qualità della vita locale da recuperare riattivando la viabilità al più presto. Il centro sinistra non sia titubante ad affermare che il governatore Toti ha ragione nell’insistere a far presto e a lasciare da parte polemiche pretestuose. I pupazzetti del M5S a cui gli elettori hanno affidato Lavoro, Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti faranno perdere del tempo prezioso e devono uscire sconfitti dallo scontro con liguri e genovesi interessati a reagire al più presto e bene.
“Fare presto ma senza fretta” dice Renzo Piano. Questo deve essere il motto di tutti quelli che vogliono salvare Genova e il suo porto. Lottando apertamente a fianco di Giovanni Toti se serve. Del resto se il centrosinistra sopporta Emiliano, non vedo dove potrebbe essere il problema.