Ne dobbiamo parlare!
di Alberto Galanti---14-02-2018
“Ognuno ha la questione morale che si merita. Quella che ha investito il Movimento 5stelle è di livello primordiale: solo una forza politica che autoproclama la propria superiorità antropologica poteva incappare in questa grottesca vicenda di parlamentari che rubano ciò che in teoria era già loro. “
Questo è l’arguto incipit dell’articolo di Stefano Cappellini pubblicato oggi dal quotidiano La Repubblica.
Nel corso di una trasmissione televisiva, “almeno una decina” tra deputati e senatori del M5S erano stati accusati di non essere in regola con i rimborsi. Si tratta di stipendi ricevuti per la carica politica ricoperta e che per regolamento interno, gli eletti del M5S devono versare in un conto corrente gestito dal MEF, per incrementare un fondo per il microcredito alle imprese. In realtà si è poi arrivati a calcolare circa 1,4 milioni di euro il “minor gettito” rispetto alle cifra sbandierata dai grillini.
Alcuni di questi fanatici fustigatori dell’Italia non grillina, accusata di essere non solo corrotta ma anche “rincoglionita”, eseguivano bonifici e poi li annullavano, dopo averne stampato la ricevuta, per lasciare il denaro sul proprio conto. La cifra mancante è comunque tale da far ritenere che non sia solo un problema di bonifici annullati.
Dopo il 4 marzo, che secondo me sarà un test non solo elettorale, la nostra associazione dovrà aprire un dibattito on line su come diavolo sia potuto accadere che un branco di esaltati, arroganti e culturalmente poco attrezzati abbia potuto prendere nel 2013 un numero di voti così alto. Le domande da porci potrebbero essere queste: negli ultimi 40 anni, noi cittadini onesti, laboriosi, responsabili e progressisti, perché abbiamo lasciato che si arrivasse a questo patologico livello di sfiducia nelle istituzioni? Non c'erano già i sintomi alla fine degli anni 80? In cosa abbiamo sbagliato?